L’aloe vera, insieme alle sue piante cugine A. ferox e A. excelsa, è stata apprezzata per generazioni come rimedio omeopatico per una manciata di problemi medici. Molti di questi benefici sono attribuiti a un derivato di queste foglie o semi chiamato aloe emodina. Questo cosiddetto composto di idrossiantrachinone ha dimostrato attività antibatterica, di ripristino cellulare e lassativa. Gli scienziati del 21° secolo hanno anche appena confermato l’utilità di questo farmaco nell’uccidere alcuni tipi di cellule tumorali.
Una ricerca del 2000 degli scienziati dell’Università italiana di Genova, pubblicata online dall’Associazione americana per la ricerca sul cancro, indica che l’aloe emodina si è dimostrata efficace in vivo e negli studi sugli animali per essere anti-cancerosa contro alcuni fibrosti, o tumori, del sistema neuroectodermico. Questo sistema si estende dal cervello e dalla colonna vertebrale nei vari centri nervosi del corpo e può cadere preda di determinate guaine nervose, cellule gliali e tumori neuroepiteliali. Lo studio ha mostrato che il composto è efficace nell’uccidere i cosiddetti neuroblastoma, pPNET e le cellule del sarcoma di Ewing che sono associate alla formazione di tumori in questo tessuto nervoso.
Questa capacità anti-cancro non è una sorpresa. Nel 1976, i ricercatori dell’Università della Virginia hanno mostrato la capacità antitumorale dell’aloe emodina nella lotta contro la leucemia. Questi tipi di invasioni cancerose comportano una compromissione del sangue del corpo e delle facoltà di produzione del sangue nel midollo osseo. Incontestato, questo danno cellulare progressivo può portare da febbre e letargia a una serie di altri sintomi più gravi come aree gonfie del corpo, dolore scheletrico e una maggiore suscettibilità alle infezioni.
Questi sviluppi non significano che l’aloe emodina possa sconfiggere tutti i tumori. I ricercatori hanno anche determinato che questo composto non sembra avere proprietà antitumorali contro nessuno dei pochi altri tipi di tumori benigni o maligni. Queste masse resistenti potrebbero essere tumori epiteliali, fibroblasti o progenitori emopoietici che si verificano in qualsiasi parte del corpo. Per alcuni tumori del sistema nervoso, tuttavia, un medico può raccomandare un trattamento con radiazioni e chemioterapia che incorpori questo composto tramite supplementazione, in un dosaggio su misura per il particolare problema affrontato.
L’emodina dell’aloe e gli altri costituenti dell’aloe contengono molti altri punti di forza. Gli erboristi lo consigliano regolarmente come lassativo o per il condizionamento topico della pelle, in particolare dopo una scottatura solare. I ricercatori sudafricani dell’Università di Fort Hare hanno pubblicato i risultati di uno studio nel 2006 che ha dimostrato che l’aloe emodina ha anche qualità antibatteriche. Il composto, apprezzato da generazioni dagli erboristi dello Zimbabwe, si è dimostrato efficace contro diverse famigerate infezioni batteriche come Escherichia coli, Proteus vulgaris e Shigella sonnei.