Per millenni, l’uomo ha navigato attraverso i mari e gli oceani usando nient’altro che le stelle e il sole o restando sempre alla vista della terra. Con tecnologie come la bussola, la radio e, in definitiva, i sistemi di posizionamento globale (GPS), la navigazione marittima è diventata negli anni sempre più precisa e affidabile, con livelli crescenti di ridondanza in caso di guasti alle apparecchiature. Pochi sarebbero in disaccordo sul fatto che l’ubiquità, l’affidabilità e la semplicità del GPS lo rendono il modo migliore per navigare in acque libere.
Gli antichi polinesiani riuscirono a viaggiare per migliaia di miglia dalle loro isole del Pacifico meridionale in Australia, facendo affidamento sulla posizione delle sole stelle. Navigare per le stelle, noto come resa dei conti morta, rimane ovviamente un’opzione praticabile per i marinai che sanno come farlo. Certo, con un cielo notturno chiaro è una necessità per questa tecnica, può essere un’opzione pericolosa e imprevedibile. Sempre più spesso è l’ultima risorsa per tutti tranne che per i marinai più tradizionali e puristi.
Intorno al periodo del Rinascimento, l’invenzione della bussola e del sestante rese il viaggio oltre la vista della terra infinitamente più prevedibile. Misurando la posizione di una nave rispetto a quella del sole, la posizione e la rotta potrebbero essere tracciate su una mappa sovrapposta a linee di latitudine e longitudine. Questo fu forse il più grande passo avanti nella navigazione marittima fino all’era dei computer, e rese possibile il periodo noto come l’Età della Vela, per le grandi navi a vela che attraversarono il mondo in missioni militari, esplorative e commerciali. Come la resa dei conti morta, la stampa manuale rimane uno strumento praticabile, ma complesso, per i adeguatamente formati.
La navigazione marittima rimase sostanzialmente invariata per tutto il diciannovesimo secolo, sebbene i perfezionamenti nelle tecniche, nelle mappe e nelle carte esistenti e i progressi nella propulsione a vapore portarono a miglioramenti nell’affidabilità e nella velocità della navigazione e della navigazione oceaniche. Da quando i primi satelliti GPS furono messi in orbita nella seconda metà del 20 ° secolo, tuttavia, la navigazione satellitare è diventata lo standard per la navigazione marittima. I piccoli ricevitori GPS sono economici e affidabili e possono localizzare la propria posizione entro pochi metri o metri. La navigazione GPS è obbligatoria per la maggior parte delle navi commerciali, come le navi da crociera, ma sono ugualmente elementi essenziali di equipaggiamento per velisti amatoriali o dilettanti.
Esiste un altro tipo di tecnica di navigazione moderna che non richiede satelliti, nota come navigazione con linee di posizione (LOP). Questa è, in sostanza, una fusione altamente evoluta di tecniche classiche e utilizza punti di riferimento, cuscinetti noti della bussola e altri punti di riferimento per determinare la posizione e la rotta. I sottomarini spesso usano le letture del sonar in questo modo per navigare sott’acqua. È un buon fallback quando il GPS è per qualche motivo non disponibile, ma presenta molti degli stessi inconvenienti della resa dei conti morta – vale a dire una completa dipendenza dalle condizioni ideali e dall’abilità del navigatore.