Quali sono le cause dell’edema?

L’edema è una condizione medica caratterizzata da ritenzione di liquidi nei tessuti del corpo, che produce gonfiore. In genere, la maggior parte di noi pensa a gambe, piedi, caviglie o mani gonfie quando sentiamo questo termine. Tuttavia, l’edema può colpire qualsiasi parte del corpo. In effetti, può avere un impatto su interi organi o sull’intero corpo contemporaneamente.
Il meccanismo che causa l’edema è correlato a un alterato commercio di fluidi tra le camere che circondano i tessuti e gli organi. Nello specifico sono coinvolti i compartimenti intravascolari, ovvero quelli che risiedono all’interno dei sistemi vascolare e cardiaco, ei compartimenti extravascolari, ovvero quelli che coinvolgono i sistemi cellulare e linfatico. All’interno di questi piccoli spazi ci sono i capillari, i piccoli vasi sanguigni incaricati di scambiare sangue, acqua ed elettroliti tra questi compartimenti. Il problema inizia quando i capillari iniziano a fuoriuscire, permettendo ai fluidi di filtrare e accumularsi nei tessuti vicini. Sfortunatamente, i reni percepiscono questo evento come un segnale per trattenere più acqua e sodio, il che crea ancora più fluido per circolare e rimanere intrappolato.

C’è più di una condizione sottostante che causa edema. Certamente, può essere un sintomo secondario di una condizione grave, come la malattia renale. L’insufficienza cardiaca congestizia e la cirrosi epatica provocano rispettivamente edema dei polmoni e accumulo di liquidi nella cavità addominale. L’insufficienza venosa cronica provoca edema a seguito di una malattia o di una lesione che compromette la forza delle vene delle gambe. Ci sono anche occasioni in cui la ritenzione di liquidi e il gonfiore sono solo temporanei e previsti, come durante la gravidanza o le mestruazioni.

Oltre a danneggiare potenzialmente il cuore o i polmoni, l’edema riduce la circolazione generale del sangue e l’apporto di ossigeno, nonché l’elasticità delle arterie e delle vene. Può anche favorire la formazione di fibromi e tessuto cicatriziale, che compromette ulteriormente lo scambio di liquidi. Se le gambe sono coinvolte, il gonfiore può rendere dolorosamente difficile camminare o stare in piedi.

La diagnosi di edema inizia con l’assunzione completa e la revisione dell’anamnesi del paziente, nonché di eventuali fattori che contribuiscono allo stile di vita. Se si sospetta un edema polmonare, possono essere prescritte radiografie o una TAC. Inoltre, è molto probabile che vengano testati campioni di sangue e di urina per determinare se ci sono livelli eccessivi di determinate proteine ​​in entrambe, il che potrebbe essere un’indicazione di malattia renale.

Il trattamento dell’edema in genere prevede l’uso di diuretici per aiutare a regolare la produzione renale di liquidi e sodio, nonché l’attuazione di una dieta a basso contenuto di sale. Tuttavia, questi farmaci non sono appropriati per coloro che soffrono di edema a causa della gravidanza, delle mestruazioni o dell’insufficienza venosa cronica. Nel caso di quest’ultimo, in particolare, esistono diverse strategie non invasive per combattere ritenzione di liquidi e gonfiore. Questi includono un aumento del movimento e dell’esercizio delle estremità, l’elevazione regolare e l’uso di calze a compressione.