L’antico generale cartaginese Annibale Barca guidò le sue truppe, tra cui 37 elefanti, attraverso la catena montuosa delle Alpi per combattere i romani. Sfortunatamente, tutti gli elefanti di Annibale, tranne uno, morirono mentre attraversavano le montagne nel 218 a.C. Sebbene 36 dei 37 elefanti che Annibale portò durante il viaggio fossero elefanti africani, molto probabilmente provenienti dal Marocco e dall’Algeria, fu l’unico elefante asiatico sopravvissuto. Gli storici credono che l’elefante sopravvissuto fosse quello che Annibale cavalcava più frequentemente; documenti storici indicano che potrebbe essere stato chiamato Surus, o “il siriano”.
Maggiori informazioni sugli elefanti di Annibale:
Con gli elefanti al seguito, ci vollero due settimane perché Annibale e le sue truppe attraversassero il fiume Rodano sulla strada per le Alpi. Non ci sono prove definitive su come gli elefanti abbiano attraversato il fiume, ma le teorie più probabili sono che abbiano nuotato o siano stati traghettati su zattere.
La leggenda storica dice che Annibale diede alcol agli elefanti e li pugnalò ai piedi, per farli arrabbiare e farli attaccare le truppe romane.
Secondo quanto riferito, i romani si difesero dagli elefanti di Annibale suonando le trombe per farli fuggire.