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Su cosa si basa la tempesta di Shakespeare? - Spiegato

Su cosa si basa la tempesta di Shakespeare?

The Tempest, generalmente accettato per essere l’ultimo spettacolo di William Shakespeare, racconta una storia magica di un’isola mistica, abitata da forze di luce e oscurità. Tipicamente delle commedie tardive di Shakespeare, la magia e il misticismo svolgono un ruolo significativo, ma l’ambientazione di The Tempest fa fermare molti storici. Laddove Shakespeare ha avuto la storia o l’idea della rappresentazione teatrale è un grande mistero, anche se diversi eminenti studiosi shakespeariani hanno messo le proprie idee su ciò a cui fa riferimento The Bard.

La teoria più comune è che la commedia di Shakespeare sia stata ispirata dalle storie vere di un naufragio alle Bahamas nel 1609. The Sea Venture una nave principale per la potente Virginia Company, lasciò il porto a giugno per il Nuovo Mondo, trasportando coloni verso il nuova città di Jamestown in Virginia. A quasi due mesi dall’inizio del viaggio, la nave fu catturata da un uragano, portando il capitano a metterla a terra sugli scogli di un’isola. In seguito allo schianto sulle Bermuda, 150 persone e un cane furono salvati dalla tempesta.

A Londra, i resoconti del naufragio e degli eventi che seguirono furono pubblicati in forma di opuscolo da un testimone oculare, William Strachey. Molti credono che Shakespeare non solo abbia avuto accesso ai racconti di Strachey, ma si sia fortemente ispirato a scrivere The Tempest. I tempi certamente coincidono, dato che il gioco è stato eseguito per la prima volta nel 1611 e si ritiene che sia stato scritto non più di un anno prima.

Alcuni studiosi suggeriscono che l’isola di The Tempest potrebbe non essere affatto nel Nuovo Mondo, ma considerevolmente più vicina all’Inghilterra. L’Irlanda è stata suggerita come possibile ambientazione per il gioco, che tratta almeno in parte dei concetti di colonizzazione e dominio interno. Molte delle creature mistiche che appaiono nella commedia hanno un’origine celtica o una controparte irlandese a cui si possono trarre parallelismi.

Una teoria controversa è che l’isola sia in realtà una metafora di Londra, e la figura moralmente ottusa di Prospero è una versione dello stesso Shakespeare. Prospero è un uomo di grande potere e prestigio sull’isola, il sovrano di tutte le creature, eppure sceglie di abbandonare il suo dominio e tornare a una vita di pacifico dominio familiare. Allo stesso modo, Shakespeare lasciò il palco dopo che The Tempest tornò nelle sue tenute di famiglia a Stratford per vivere i suoi pochi anni rimasti in relativa pace. Gli esperti citano l’epilogo dell’opera come stranamente diretto e hanno persino suggerito che potrebbe essere Shakespeare a dire addio al teatro e chiedere perdono e amore al suo pubblico.

Alcuni studiosi respingono l’idea che The Tempest abbia una fonte geografica diretta. Le ultime opere di Shakespeare sono state caratterizzate dalla loro originalità; disegnava sempre meno storie classiche mentre cresceva in abilità e fama. Molti considerano il suo ultimo lavoro tra i suoi più grandi e il capo delle commedie romantiche. Laddove è ambientata la rappresentazione teatrale, la risposta è senza dubbio persa nella storia come lo sono la maggior parte dei misteri di Shakespeare. Ciò che resta dei posteri è l’enorme dono della commedia stessa e l’atmosfera magica che pervade l’ambientazione ovunque si trovi.