I pazienti che soffrono di battito cardiaco irregolare, noto come aritmia, o coagulazione del sangue negli atri del cuore a causa della fibrillazione atriale possono richiedere un intervento chirurgico di ablazione per la prevenzione di un infarto o ictus. La presenza di tessuto extracellulare nel cuore provoca la frequenza cardiaca incoerente interferendo con gli impulsi elettrici che regolano il funzionamento del cuore. Di conseguenza, è necessaria la rimozione chirurgica del tessuto. Un medico può raccomandare un intervento chirurgico aperto o un intervento chirurgico minimamente invasivo a seconda della gravità dell’aritmia e della presenza di altre condizioni cardiache sottostanti.
La rimozione del tessuto tramite chirurgia di ablazione è necessaria per i pazienti con tessuto in eccesso intorno al cuore creato da cellule indesiderate. I tessuti normali intorno al cuore stimolano il battito cardiaco tramite impulsi elettrici trasmessi attraverso i nervi; i tessuti extra inviano anche segnali che interferiscono con le correnti normali. Questi impulsi confusi inibiscono la capacità del cuore di pompare il sangue e possono far sì che il sangue si accumuli e di conseguenza si coagula nelle camere del cuore. L’intervento di ablazione interrompe le onde elettriche inviate dai tessuti aggiuntivi.
La chirurgia a cielo aperto richiede che il paziente sia sottoposto a incisioni e un tempo di guarigione prolungato. Un intervento di ablazione a cielo aperto richiede che il paziente sia posto in anestesia. Una volta sotto anestesia, il paziente viene posto su un respiratore e il suo cuore viene fermato. Un chirurgo quindi esegue dei tagli sul tessuto anormale. Il tessuto cicatriziale si forma successivamente sui tagli e blocca gli impulsi emessi dai tessuti extra.
Una variante di questo intervento prevede che un chirurgo inserisca un catetere nei tessuti extra intorno al cuore. Il catetere rilascia quindi onde radio o laser nei tessuti in eccesso. Tale procedura limita la capacità dei tessuti di rilasciare impulsi ostruttivi.
Gli interventi chirurgici minimamente invasivi non richiedono l’apertura del torace o l’arresto del cuore. Invece, vengono praticate incisioni più piccole nel petto. Quindi, vengono inseriti gli endoscopi e vengono praticate piccole incisioni attorno al tessuto in eccesso. Simile agli interventi chirurgici aperti, il tessuto cicatriziale si forma sui tessuti in eccesso e impedisce l’emissione di impulsi elettrici.
Prima dell’intervento, i pazienti devono comunicare quali farmaci stanno assumendo. Inoltre, i candidati all’intervento di ablazione devono astenersi dal mangiare o bere qualsiasi cosa il giorno prima dell’intervento. L’area intorno al torace sarà intorpidita da un farmaco iniettato tramite un ago. Nelle settimane successive all’intervento, un paziente può avvertire un battito cardiaco accelerato poiché il cuore inizia a sviluppare un ritmo normale.