La malattia di Alzheimer è unica per gli esseri umani?

I ricercatori della Kent State University hanno scoperto segni rivelatori della malattia di Alzheimer nel cervello degli scimpanzé anziani, riaccendendo il dibattito sul fatto che gli esseri umani siano l’unica specie in grado di sviluppare questa demenza debilitante. Una diagnosi definitiva di Alzheimer include due cambiamenti specifici nel cervello: placche amiloidi e grovigli neurofibrillari. Molti primati sviluppano placche cerebrali mentre invecchiano, ma i grovigli erano stati precedentemente specifici per gli umani. Il nuovo studio, tuttavia, ha scoperto che 13 dei 20 cervelli di scimpanzé deceduti mostravano placche amiloidi e quattro avevano anche grovigli neurofibrillari.

Come il cervello è compromesso:

Le placche amiloidi sono accumuli appiccicosi di proteine ​​note tecnicamente come peptidi beta amiloide.
I grovigli neurofibrillari si formano quando le proteine ​​chiamate tau creano un nodo di filamenti che si attorcigliano l’uno attorno all’altro come nastri.
Gli scimpanzé sono considerati in pericolo negli Stati Uniti e non possono essere utilizzati per ricerche invasive. I cervelli studiati provenivano da scimpanzé di età compresa tra 37 e 62 anni che erano morti naturalmente negli zoo e in altre strutture.