Chiamato per il matematico tedesco Carl Frederich Gauss, il gauss è un’unità di misura del campo magnetico. Spesso abbreviato con G quando indicato nelle pubblicazioni ufficiali e nelle formule scientifiche, si intende che un gauss equivale a un Maxwell per centimetro quadrato. L’idea essenziale alla base di questa misurazione è quella di essere in grado di quantificare la quantità di densità del flusso magnetico all’interno di un campo magnetico.
Oltre ad essere un eccellente matematico, Gauss era anche rinomato come uno dei migliori fisici tedeschi. Mentre studiava il fenomeno della creazione e manipolazione dell’energia magnetica, Gauss sviluppò la sua formula per la misurazione dei cambiamenti all’interno di un campo magnetico, compresa l’identificazione di un’unità di base che aiutasse a identificare il grado di flusso presente in un dato momento e sotto condizioni specifiche. Come è vero con molte scoperte scientifiche, il suo nome divenne il nome comune per quell’unità identificativa.
È importante fare la distinzione che un gauss si riferisce solo alla velocità di flusso all’interno della densità magnetica di un campo. Un’unità di misura separata, nota come oersted, viene impiegata quando l’intensità del campo magnetico è l’oggetto in esame. Sebbene di natura simile, ogni unità aiuta a fornire informazioni diverse sulla funzione e sulla forma del campo in esame.
Il gauss può essere utilizzato nella misurazione della densità di flusso di qualsiasi materiale che si ritiene possieda un campo magnetico. Ad esempio, un magnete di ferro e delle dimensioni adatte a una mano avrebbe probabilmente un’unità di misura di 100 gauss. In confronto, un elettromagnete di grandi dimensioni industriali rappresenterebbe molto probabilmente una misurazione di circa 15,000 gauss. Il metodo per determinare la misurazione è considerato così accurato che i fisici possono persino utilizzare il gauss per calcolare una misurazione per varie stelle, sulla base delle informazioni sul campo magnetico relativo alla stella.