Che cos’è il tetracloruro di carbonio?

Il tetracloruro di carbonio è un composto organico incolore con la formula chimica CCl4. Il nome dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC) per questa sostanza chimica è tetraclorometano. Il tetracloruro di carbonio viene spesso utilizzato come solvente organico, additivo per carburanti, catalizzatore, refrigerante o sgrassante per metalli. L’esposizione prolungata a questa sostanza chimica può essere dannosa per il fegato, i reni e il sistema nervoso centrale.

A temperatura ambiente, il tetracloruro di carbonio è un liquido incolore. Il suo peso molecolare è di 153.8 grammi per mole. Il punto di fusione di questo composto è meno-9.4 gradi Fahrenheit (meno-23 gradi Celsius) e il punto di ebollizione è 170 gradi Fahrenheit (76.7 gradi Celsius). Il tetracloruro di carbonio è solubile in solventi organici come acetone, etanolo, benzene e disolfuro di carbonio. Mostra un leggero grado di solubilità in acqua.

Strutturalmente, questo composto ha al centro un atomo di carbonio, circondato da quattro atomi di cloro. Questa disposizione conferisce al composto una forma tetraedrica. Ci sono molti altri nomi con cui questa sostanza chimica potrebbe essere conosciuta, tra cui cloruro di carbonio, carbonio tet, freon 10, halon-104 o tetraclorocarbonio.

Il metodo più comune per produrre tetracloruro di carbonio è far reagire il cloro con il metano. L’acido cloridrico, HCl, si forma come sottoprodotto della reazione. Questo è il metodo più comune per produrre CCl4, ma può anche essere ottenuto mediante la clorazione di composti come il cloroformio o il diclorometano.

Storicamente, il tetracloruro di carbonio è stato utilizzato in varie applicazioni, dal liquido per la pulizia a secco agli estintori. È stato spesso utilizzato per produrre refrigeranti, ma questa pratica è diminuita dalla fine degli anni ‘1980, quando molti paesi hanno iniziato ad adottare determinate normative per proteggere l’ambiente. I refrigeranti in questione sono risultati dannosi per lo strato di ozono. Anche l’utilizzo in altre applicazioni commerciali è diminuito a causa dei rischi per la salute associati alla sostanza chimica.

A differenza di molte delle sue applicazioni storiche, le moderne applicazioni del tetracloruro di carbonio tendono a distanziare l’utente dalla sostanza chimica stessa. Queste applicazioni generalmente sono limitate all’uso in processi chimici come la catalisi o l’uso come solvente organico. La struttura apolare della sostanza chimica lo rende un ottimo sgrassante industriale per metalli.
I rapporti sulla tossicità per il tetracloruro di carbonio lo confermano come epatotossina, il che significa che può causare danni al fegato. L’esposizione prolungata potrebbe anche provocare danni al sistema nervoso centrale e ai reni. I sintomi di un’elevata esposizione includono problemi gastrici generali, anoressia, mal di testa, sintomi depressivi e vertigini. Anche il tetracloruro di carbonio è un sospetto cancerogeno e deve essere maneggiato con cura.