Un’indennità di valutazione rappresenta i fondi accantonati per uno scopo specifico. Tra i motivi più comuni di questa indennità figurano una perdita sugli investimenti, importi stimati per conti inesigibili e ammortamento per immobilizzazioni. I contabili in genere registrano un’indennità di valutazione in un conto di contropartita. Un conto di contropartita rientra nel gruppo di conti cespiti e risiede nel bilancio di una società. La differenza con un conto di contropartita è che ha un saldo di credito naturale, che è opposto ai normali conti di attività.
Le aziende effettuano un’indennità di valutazione per adeguare il valore storico di un articolo come registrato nel libro mastro della società. Un conto contropartita si riferisce a un conto cespite e di solito ha un numero di conto vicino a quello originale. Complessivamente, il conto cespite originario con saldo a debito verrà compensato con il conto di contropartita con saldo a credito. La differenza rappresenta il valore effettivo dell’elemento in una stima del fair value corrente. Ogni voce cespite ha il proprio conto di contropartita per questo processo.
La contabilità clienti è un esempio comune di svalutazione. Un’azienda vende beni o servizi a credito, consentendo ai clienti di pagare le bollette nel tempo. Molte aziende concedono ai clienti 30 giorni per saldare il saldo dei crediti aperti. I contabili stimano quanti crediti aperti non verranno riscossi dai clienti che non pagano le bollette. I contabili fanno un’indennità utilizzando uno dei due metodi per creare questa cifra.
La percentuale delle vendite o la percentuale dei crediti sono due metodi di svalutazione comuni utilizzati per i crediti. Il primo metodo richiede ai contabili di rivedere le precedenti vendite di crediti per determinare quante di esse sono state cancellate. Il metodo della percentuale dei crediti è simile; i contabili guardano i crediti precedenti cancellati e creano una percentuale da applicare ai crediti correnti. La percentuale di svalutazione crediti, applicata ai crediti in conto corrente aperto, indica il fondo svalutazione crediti. I contabili registrano questa cifra in un conto di svalutazione crediti, che è un’attività di contropartita che si compensa con i crediti correnti.
I metodi di valutazione per altri elementi, in particolare i beni, funzionano in modo molto simile. I contabili devono trovare il valore corrente degli articoli tramite stime o guardando il prezzo di mercato corrente per gli articoli. Nella maggior parte dei casi, gli articoli perdono valore e necessitano di aggiustamenti, quindi un’azienda rappresenta il suo vero valore finanziario. Gli standard contabili nazionali spesso chiamano questo metodo contabilità mark-to-market o contabilità al valore equo. I contabili devono attenersi a queste linee guida per garantire la corretta detrazione di valutazione per le attività.
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