Le teorie sull’acquisizione della seconda lingua sono nettamente diverse e distinte dall’acquisizione naturale della prima lingua da parte dei bambini. Non esiste un’unica spiegazione accettata di come le persone, in particolare gli adulti con abilità cognitive mature, apprendano una seconda lingua. Diverse discipline correlate – educazione, linguistica, psicologia e neurologia – hanno contribuito con idee teoriche e studi di ricerca. Le numerose teorie e ipotesi fanno anche una chiara distinzione tra una persona multilingue e il processo di una persona che acquisisce padronanza di altre lingue.
In generale, la maggior parte delle teorie sull’acquisizione della seconda lingua analizza il compito. C’è una prima lingua nativa, a volte abbreviata L1; la seconda lingua da apprendere è talvolta indicata come “lingua di destinazione” e abbreviata L2. Man mano che vengono appresi nuovi vocaboli e regole grammaticali e sintattiche, questi vengono inizialmente conservati in una “memoria lessicale” che è essenzialmente un archivio di definizioni e dichiarazioni. Viene elaborato un evento “in ingresso” nella seconda lingua, magari confrontato con le informazioni note in memoria, per trarre nuove conclusioni e interpretazioni. L'”output” risultante fornisce un feedback positivo o negativo per perfezionare sia la memoria che il processo.
La più grande influenza sulle teorie sull’acquisizione della seconda lingua è l’idea proposta da Noam Chomsky, il filosofo sociale considerato il “padre della linguistica moderna”, che tutte le lingue abbiano una “grammatica universale”. Imparare una seconda lingua è facile come abituarsi a tutte le regole grammaticali minori peculiari della lingua. La seconda influenza più significativa sulle teorie sull’acquisizione della seconda lingua è il concetto di “interlingua”. Uno studente di seconda lingua sviluppa una terza lingua indefinibile, ma sistematica, che media tra la prima e la seconda. Si ritiene che errori imbarazzanti come “Ieri sono andato a fare shopping” derivino da questa interlingua.
Comprendere l’acquisizione di una seconda lingua è un esercizio teorico astratto, poiché anche le moderne tecnologie di imaging cerebrale non possono mappare in modo definitivo il processo cognitivo. La maggior parte degli studi, e le loro conclusioni teoriche, riguardano le caratteristiche linguistiche di un input di una seconda lingua e l’output risultante di uno studente. Lo studente è classificato per livello di competenza. Di particolare interesse sono gli errori linguistici nella loro produzione. Gli errori sono scientificamente replicabili e rivelano qualcosa dei processi sottostanti che li provocano.
Una serie di ipotesi chiamate collettivamente Teoria del monitor postula in sostanza che uno studente possiede filtri valutativi sia per l’input che per l’output, nonché uno per l’accuratezza o l’efficacia tra di loro. Ad esempio, l’input deve essere almeno al livello di comprensione di uno studente; altrimenti l’ingresso non passa attraverso il filtro. Inoltre, in particolare nelle prime fasi dell’apprendimento, le persone esercitano un grande controllo e deliberazione sui propri risultati.
Le teorie che enfatizzano l’input e l’output hanno un’applicazione diretta nell’insegnamento di una seconda lingua. La teoria del monitor, ad esempio, include una componente affettiva dei filtri che inibisce sia l’input che l’output quando è sottoposto a stress o ansia. Una seconda scuola o corso di lingua si sforzerà di stabilire agio in uno studente, per consentire errori nella comprensione e nel rispondere a un’espressione non familiare.
Ci sono molte altre teorie e ipotesi significative sull’acquisizione della seconda lingua. Il ruolo della memoria — sia a breve che a lungo termine, sia lessicale come il vocabolario che procedurale come la grammatica — è chiaramente molto importante. Alcuni teorici notano che l’apprendimento avviene a determinate soglie cognitive. La teoria della processabilità, ad esempio, suggerisce che solo quando un’interlingua ha stabilito un ordine di ristrutturazione della lingua nativa può essere appresa una seconda lingua. Altre teorie tentano l’ambizione finale di offuscare la distinzione tra acquisizione e apprendimento, in modo che l’apprendimento di una seconda lingua possa un giorno diventare facile come l’acquisizione di una prima lingua.