Gli ordigni esplosivi improvvisati (IED) sono piccole bombe artigianali, rese famose di recente dall’occupazione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti, utilizzate per uccidere soldati e danneggiare veicoli. A differenza delle mine antiuomo, gli ordigni esplosivi improvvisati sono solitamente fabbricati da componenti standard utilizzando strumenti semplici e comunemente innescati tramite un telefono cellulare. L’uso di ordigni esplosivi improvvisati può essere considerato una forma di guerriglia, impiegata da combattenti di una nazione povera invasa o occupata da una forza tecnologicamente più avanzata. Gli ordigni esplosivi improvvisati sono responsabili di circa un terzo delle morti militari statunitensi in Iraq, una cifra che è rimasta relativamente costante con la continua occupazione.
L’attrattiva dei dispositivi esplosivi improvvisati risiede nel fatto che possono essere realizzati praticamente da qualsiasi cosa esploda accoppiata a un detonatore attivato a distanza. Sono particolarmente utili nelle aree urbane, dove è difficile per le forze di occupazione distinguere tra civili innocenti e combattenti nemici, e l’autore può fuggire in mezzo alla folla nella confusione dell’esplosione. Gli ordigni esplosivi improvvisati possono essere abilmente nascosti sotto la spazzatura o posizionati in luoghi insospettati come dietro alberi o cartelli.
Nel caos di un’invasione, un esercito sconfitto generalmente lascia dietro di sé molte tonnellate di materiale esplosivo da saccheggiare dagli insorti. Sebbene questi insorti potrebbero non disporre della tecnologia necessaria per utilizzare gli esplosivi come originariamente previsto, i dispositivi esplosivi improvvisati possono essere realizzati praticamente da qualsiasi cosa. Un carico utile ad alto potenziale esplosivo convenzionale può essere accompagnato da sostanze chimiche tossiche o armi biologiche come l’antrace, che si aggiungono al fattore di paura psicologica. Con le giuste conoscenze e strumenti, l’alto esplosivo può essere trasformato in una carica sagomata, come il tipo utilizzato nelle granate con propulsione a razzo (RPG), che crea un getto di plasma letale che nessuna armatura attuale può fermare. A partire dal 2006, le forze armate statunitensi stanno pompando molti milioni di dollari in programmi di ricerca di emergenza per trovare contromisure efficaci a questi dispositivi insidiosi.
Gli IED sono stati utilizzati dalle forze di guerriglia della Spagna durante la loro guerra civile, contro i nazisti dai bielorussi durante la seconda guerra mondiale e dalle milizie islamiste radicali in Iraq e Afghanistan in seguito alle invasioni militari statunitensi. È noto che specialisti stranieri a volte arrivano in questi hotspot per assistere i nativi nella costruzione di IED, aggravando la gravità del rischio nell’area. Forse con i giusti meccanismi di rilevamento o neutralizzazione, gli ordigni esplosivi improvvisati non rappresenteranno più un rischio, ma oggi provocano la morte o la mutilazione di molti sfortunati soldati.