I termini “anchor baby” e “jackpot baby” sono usati in modo peggiorativo negli Stati Uniti per riferirsi ai figli di immigrati privi di documenti. Poiché a tutte le persone nate negli Stati Uniti viene offerta automaticamente la cittadinanza, ad eccezione dei figli dei diplomatici, alcune persone temono che i bambini ancorati vengano utilizzati per garantire la cittadinanza ai loro genitori e familiari. Nonostante il fatto che questo non sia, in effetti, il caso, il termine viene spesso usato nelle manifestazioni anti-immigrazione, come parte di una più ampia retorica anti-immigrazione.
Infatti, se i genitori di un anchor baby sono immigrati clandestini, non viene loro garantito il diritto alla cittadinanza solo perché hanno figli sul suolo americano. Sono a rischio di espulsione, anche se molti giudici non espelleranno i genitori di un bambino perché non vogliono dividere una famiglia. Tuttavia, quando il bambino di ancoraggio raggiunge l’età adulta, i suoi genitori possono essere espulsi se non riescono a richiedere la cittadinanza.
Dopo l’età di 21 anni, un bambino di ancoraggio potrebbe richiedere di sponsorizzare i suoi genitori in una domanda di cittadinanza. In quanto minorenne, tuttavia, il bambino non ha una reale capacità di “ancorare” i genitori sul suolo americano, nonostante le convinzioni contrarie. Mentre è vero che molti genitori fanno uno sforzo deliberato per avere figli negli Stati Uniti nella speranza di offrire loro una vita migliore, questi genitori sono spesso consapevoli che il bambino non è sempre un biglietto per la cittadinanza.
Anche la vita da bambino di ancoraggio può essere molto difficile. Molti di questi bambini sono profondamente immersi nella cultura americana e non hanno un vero legame con la patria dei loro genitori. Potrebbero non avere molte opportunità di visitare la casa dei loro genitori, perché i genitori potrebbero essere preoccupati di essere fermati al confine americano e negato loro l’ingresso. Mentre a questi bambini viene abitualmente detto di “tornare a casa”, rispondono che in realtà sono già a casa, per diritto di nascita e per legge.
La legge che garantisce la cittadinanza ai bambini nati in America è talvolta chiamata clausola di cittadinanza e si trova nel 14° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. L’emendamento è stato incluso per garantire che i discendenti degli ex schiavi fossero considerati cittadini americani a pieno titolo e sembrava sensato estendere tale diritto anche ad altri bambini nati in America. Nonostante l’ampia attività di lobbying da parte di persone contrarie al 14° emendamento, è improbabile che venga annullato, poiché gli emendamenti sono notoriamente difficili da rimuovere dalla Costituzione americana. Questa difficoltà è stata costruita per garantire che i climi e gli umori politici mutevoli non abbiano un impatto permanente sulla vita americana senza un notevole sforzo da parte del Congresso.