Il Fair Packaging and Labelling Act (FPLA) è una legge degli Stati Uniti che delinea l’etichettatura richiesta dei beni di consumo. Implementata nel 1966, la legge è stata modificata per includere unità di misura standardizzate che devono essere riportate sia in unità metriche che non metriche. Il Fair Packaging and Labelling Act è stato creato per aiutare a garantire la trasparenza delle questioni relative alla sicurezza e all’equità dei consumatori, come il contenuto effettivo di una confezione o il nome del produttore.
Ci sono tre disposizioni principali del Fair Packaging and Labeling Act, tutte orientate a consentire ai clienti di essere consapevoli del contenuto effettivo di un prodotto di consumo. In primo luogo, l’etichetta deve riportare una dichiarazione che indichi qual è il prodotto, ad esempio “foglio di alluminio” o “bustine di tè verde”. In secondo luogo, devono essere visibili il nome e l’indirizzo o l’ubicazione dei produttori, compreso il produttore iniziale, l’impianto di confezionamento o il distributore. Terzo, deve essere incluso il contenuto netto del pacco, dato da peso, volume, misure o numero di articoli.
Nel 1992, il Congresso ha approvato un emendamento al Fair Packaging and Labelling Act che richiedeva che tutte le quantità nette fossero fornite in misure non metriche in pollici/libbre e in conformità con il sistema metrico. Questo sistema, noto come doppia etichettatura, doveva riflettere la spinta verso il sistema metrico preferito da molti standard ed esperti di misurazione. Nel 2010, diverse organizzazioni, tra cui il National Institute of Standards and Technology (NIST), gestito dal governo, hanno iniziato a spingere per l’etichettatura esclusivamente metrica di alcuni prodotti, nonostante il requisito della doppia etichettatura dell’FPLA.
Il motivo principale per la creazione del Fair Packaging and Labeling Act è stato quello di ridurre le frodi dei consumatori attraverso imballaggi ingannevoli. Alcune aziende applicherebbero prezzi più elevati per imballaggi più grandi senza aumentare effettivamente i componenti netti contenuti. Un’azienda di cereali, ad esempio, potrebbe introdurre una scatola di cereali due volte più grande dell’originale al doppio del prezzo, ma includendo solo il 50% in più di cereali. Richiedendo che il contenuto netto fosse misurato e pubblicato sulla confezione, i consumatori potevano sapere esattamente cosa stavano acquistando.
Ci sono molti tipi di prodotti che sono esentati dagli standard della FPLA. In genere, per rientrare nella tutela della legge, il prodotto deve essere per uso domestico e consumato con l’uso. Ad esempio, un rotolo di carta assorbente viene solitamente prodotto per uso domestico e viene consumato ogni volta che un pezzo viene strappato. Il liquido del tergicristallo, sebbene venga consumato durante l’uso, non è destinato all’uso domestico e quindi è esente. Altre esenzioni includono giocattoli, materiale scolastico, carta da regalo, alcol e articoli per animali domestici. I materiali pericolosi, come i pesticidi, rientrano nella giurisdizione dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e non sono coperti dal Fair Packaging and Labeling Act.