La violenza domestica e la violenza sessuale sono termini spesso collegati. Negli Stati Uniti nel 2007, uno studio pubblicato dal Center for Disease Control ha mostrato che più della metà di tutte le vittime di violenza sessuale di sesso femminile e circa un terzo delle vittime di sesso maschile sono state aggredite da un membro della famiglia o da un partner intimo. Il rapporto tra violenza domestica e aggressione sessuale è piuttosto complesso; in molti casi, gli aggressori usano l’abuso sessuale come mezzo per mantenere il controllo sulle loro vittime.
L’aggressione sessuale è considerata un tipo di violenza domestica. L’ambito della violenza domestica è piuttosto ampio e include attacchi fisici come percosse, tormenti psicologici o mentali e crimini sessuali. La violenza domestica si riferisce a qualsiasi tipo di attacco condotto all’interno dei confini fisici o emotivi di una casa; può includere abusi da parte di familiari, persone non imparentate che vivono nella stessa casa o abusi da parte del coniuge. Nella maggior parte delle regioni, qualsiasi tipo di violenza sessuale è un crimine, indipendentemente dalla relazione.
La violenza domestica e la violenza sessuale non sono sempre collegate. Ci sono certamente molti casi di abuso fisico e mentale nelle relazioni domestiche in cui i crimini non virano nel regno sessuale. L’aggressione sessuale domestica, tuttavia, è più probabile in situazioni in cui sono presenti anche altre forme di abuso. Secondo uno studio, fino a tre quarti delle donne maltrattate nei rifugi hanno riferito di aggressioni sessuali e abusi fisici.
Spesso, la violenza domestica e la violenza sessuale sono sintomatiche dello stesso problema: un aggressore che tenta di controllare le vittime. L’abuso fisico e mentale sono entrambi mezzi con cui un aggressore può farsi sentire potente mentre fa sì che le vittime abbiano paura di ricevere aiuto, impotenti o addirittura meritevoli del trattamento. Alcuni esperti suggeriscono che l’aggressione sessuale è potenzialmente la forma psicologicamente più dannosa di violenza domestica, poiché le vittime possono provare vergogna e senso di colpa per l’abuso e temere di essere ostracizzate per aver denunciato il crimine.
Tra coniugi o partner intimi, la violenza domestica e la violenza sessuale condividono una lunga storia di sanzioni legali. Fino alla metà del XX secolo, poche regioni consideravano un crimine lo stupro coniugale di una donna, basandosi sull’idea che il matrimonio fosse implicito consenso all’attività sessuale. Anche nel 20° secolo, alcune parti del mondo danno ancora agli uomini il diritto di picchiare, abusare o violentare le loro mogli, nella convinzione che una moglie sia tecnicamente proprietà del marito. Sebbene la violenza domestica e l’abuso sessuale da parte del partner intimo si verifichino nelle relazioni omosessuali e dalle partner femminili ai maschi, l’abuso da maschio a femmina rimane ancora la forma più diffusa.
Per quanto riguarda i bambini, è ben noto che la violenza domestica e l’aggressione sessuale hanno effetti psicologici duraturi e devastanti. Molti studi hanno mostrato una correlazione tra gli abusatori e la loro stessa storia di vittime di abusi durante l’infanzia. La comprensione del potenziale per le vittime di trasformarsi in futuri abusatori ha portato molti esperti a sottolineare con forza l’importanza di segnalare tutti i casi di sospetto abuso, indipendentemente dalle preoccupazioni della società per la privacy.