La lingua parlata è una forma di comunicazione in cui le persone usano la bocca per creare suoni riconoscibili. Questi suoni provengono da un ampio vocabolario di sequenze di suoni con significati concordati. Queste sequenze di suoni sono chiamate parole e ognuna rappresenta uno o più oggetti o concetti. Una grammatica e una sintassi condivise consentono al parlante di trasformare queste parole in affermazioni che gli ascoltatori saranno in grado di comprendere.
Le origini della lingua parlata rimangono poco chiare, sebbene siano oggetto di continue ricerche da parte degli antropologi. Le prove scheletriche suggeriscono che i primi ominidi usassero una qualche forma di comunicazione vocale, ma non è certo quando questa sia diventata abbastanza complessa da essere considerata lingua parlata. La comunicazione vocale avviene in molte specie di animali, dagli uccelli ai cetacei, ma questa comunicazione non sembra possedere la grammatica e il vocabolario che la qualificherebbero come lingua. Uno studio del 2006 sul Journal of the Acoustical Society of America suggerisce che l’anatomia del linguaggio si è sviluppata negli esseri umani circa 100,000 anni fa. Lo sviluppo della lingua scritta è estremamente difficile da rintracciare nei reperti archeologici o fossili perché, a differenza della lingua scritta, non lascia tracce fisiche.
Il linguaggio parlato non è l’unica forma di comunicazione umana. La lingua scritta trasmette significato attraverso l’uso della scrittura, in cui i simboli visivi corrispondono ai significati e ai suoni delle parole. Molte lingue hanno sia una forma scritta che una parlata, sebbene ci siano un certo numero di lingue che hanno una forma parlata ma nessuna forma scritta. Ad esempio, i Mosuo, un gruppo etnico che vive vicino al lago Lugu nell’altopiano cinese dello Yunnan, hanno una lingua indigena che è solo parlata. Il contrario è molto più raro, sebbene alcune lingue antiche, come il latino, abbiano forme parlate che sono sostanzialmente estinte mentre le loro forme scritte sono sopravvissute nella documentazione archeologica.
Mentre la lingua parlata usa il suono per trasmettere il significato e la lingua scritta usa le immagini, la lingua dei segni usa il movimento del corpo per comunicare. Le moderne lingue dei segni si sono sviluppate da sistemi destinati a comunicare tra persone che non potevano usare la lingua parlata, sia perché il loro udito o il loro linguaggio erano compromessi o perché fattori culturali impedivano loro di parlare. Questo era il caso dei monaci medievali, che usavano i segni per comunicare durante i periodi in cui non era loro permesso parlare. Una teoria sull’origine del linguaggio, la teoria gestuale, suggerisce che le lingue basate sui gesti siano in realtà anteriori all’origine della lingua parlata.