Gli avvocati sono tenuti a fornire servizi legali competenti ai propri clienti. Se un avvocato non lo fa e di conseguenza causa danni al suo cliente, questo può essere considerato negligenza dell’avvocato. Un consumatore può citare in giudizio un avvocato per negligenza. Dovrà però dimostrare il suo caso, dimostrando che l’avvocato ha commesso errori che lo hanno danneggiato legalmente. Ad esempio, se un avvocato non presenta le pratiche burocratiche in modo tempestivo e ciò fa perdere al suo cliente la causa, la sua mancata presentazione può essere considerata negligenza dell’avvocato.
La negligenza dell’avvocato può essere suddivisa in alcune categorie di base, che includono negligenza, violazione del dovere fiduciario e violazione del contratto. Gli atti di un avvocato possono essere considerati negligenti se non ha svolto le sue funzioni con l’abilità che ci si aspetterebbe dall’avvocato medio. Se la sua prestazione al di sotto della media causa danni al suo cliente, il suo cliente può citarlo in giudizio per negligenza dell’avvocato.
A volte gli avvocati antepongono i propri interessi alle esigenze dei propri clienti. Questa situazione viene definita violazione del dovere fiduciario. Se un consumatore ritiene che il suo avvocato abbia messo da parte i suoi interessi a favore dei suoi, il cliente può accusare l’avvocato di negligenza.
Quando un avvocato accetta di occuparsi del caso di un cliente, i due in genere firmano un contratto che dettaglia i doveri, le responsabilità e i diritti di ciascuna parte. Se l’avvocato non adempie alle funzioni elencate nel contratto, può essere accusato di un tipo di negligenza legale chiamato violazione del contratto. Il cliente può citare in giudizio l’avvocato per i danni causati dalla violazione.
Oltre a questi tipi di base di negligenza, un cliente può anche citare in giudizio un avvocato per altri errori che commette in un caso. Ad esempio, un avvocato può saltare le date del tribunale o non rispettare scadenze importanti. Potrebbe dimenticare di inviare documenti o inviarli alla persona sbagliata. Questi errori possono danneggiare il caso di un cliente e dargli motivi per citare in giudizio per negligenza legale.
Un avvocato può anche affrontare una causa per negligenza legale se risolve un caso senza prima ottenere il permesso del cliente. Inoltre, se dopo aver vinto un caso, l’avvocato paga il suo cliente dal proprio conto e l’assegno non va a buon fine, anche questo può essere considerato negligenza. Un avvocato può anche essere accusato di negligenza dopo non aver risposto alle telefonate del cliente o non aver risposto ad altri tentativi di contatto per un lungo periodo di tempo.