Che cos’è la peste bovina?

La peste bovina definisce una malattia animale altamente contagiosa dichiarata eradicata nel 2011 dopo secoli di pandemie in Africa, Asia ed Europa che hanno spazzato via grandi branchi di animali zoccoli. Questa malattia colpisce il bestiame e altre specie con zoccoli a clove, tra cui gnu, maiali, cervi, antilopi e yak. È simile al morbillo nell’uomo e potrebbe aver avuto origine nei buoi nell’Asia centrale nel 1200.

L’eradicazione della peste bovina indica solo la seconda volta nella storia che una malattia infettiva è stata cancellata, con il vaiolo nell’uomo quando la prima malattia si è fermata nel 1980. La peste bovina è collegata a diverse epoche della storia, tra cui la caduta dell’Impero romano, portando a la fame di migliaia di persone quando muoiono le mandrie di animali. I documenti storici mostrano che nel 1889, un terzo della popolazione in Etiopia morì di fame legata alla malattia. Si stima che 200 milioni di bovini nella sola Europa siano morti nel corso di diversi secoli dopo che la peste bovina ha infettato gli animali.

I ricercatori ritengono che la malattia si sia diffusa attraverso i buoi infetti usati dalle truppe mongole quando hanno invaso l’Eurasia nel 1200. Ciò portò a una serie di pandemie ricorrenti mentre gli animali domestici venivano importati in altre parti del mondo come branchi di lavoro o fonti di cibo. Gli scienziati ritengono che alcuni decessi possano derivare da altre malattie con sintomi simili alla peste bovina, contrassegnati da febbre alta, naso che cola e diarrea che esauriscono il deposito proteico dell’animale.

Gli esperti hanno iniziato a cercare un modo per controllare la malattia nel 1945, ma ci sono voluti più di 35 anni per sviluppare un vaccino per fermare la diffusione della peste bovina. Un test diagnostico sviluppato negli anni ’90 ha aiutato a identificare gli animali malati, accelerando l’eradicazione della malattia. La malattia può essere identificata tamponando l’occhio di un animale malato ed esaminando i campioni in un laboratorio.

Nel corso della storia, i tentativi di controllare la malattia hanno comportato metodi inefficaci, incluso l’uso della bile da animali malati. Le prime notizie di macellazione di animali malati avvennero nel 1700 in Italia, il che aiutò a fermare la diffusione della peste bovina in quel paese. La Cina ha messo in quarantena il bestiame e ucciso mandrie malate negli anni ’50 per affrontare un focolaio. I problemi persistevano in Africa, dove tribù remote allevavano animali su vaste aree di terra senza conoscere la malattia.

Le campagne educative e la distribuzione dei vaccini si intensificarono negli anni ’70 e i pastori furono invitati a vaccinare i loro animali. Nuovi vaccini che non necessitavano di refrigerazione hanno contribuito agli sforzi di eradicazione in Africa. L’India ha anche lottato per controllare la malattia a causa dei tabù religiosi contro l’uccisione di bovini malati e si è basata esclusivamente sulla vaccinazione fino al 1995. L’ultimo caso noto di peste bovina si è verificato in Kenya nel 2001.