Che cos’è la privacy dei consumatori?

La privacy del consumatore è il diritto del consumatore di mantenere i dati personali privati ​​anziché pubblici. Questa è una questione controversa nel 21° secolo, quando i progressi tecnologici hanno reso sia redditizio che comune condurre affari di ogni tipo attraverso i computer e Internet. Molti paesi hanno regole di base relative alla privacy dei consumatori, ma spetta in gran parte al consumatore garantire che i dati siano condivisi con la massima cautela possibile.

Per secoli, la privacy dei consumatori è stata minima, poiché pochi sistemi economici si sono basati su account e dati personali. Fino alla fine del XIX secolo, la maggior parte degli scambi avveniva tramite baratto o sistemi di cassa, che comportavano una condivisione minima di informazioni private. I banchieri, tuttavia, operavano secondo rigide leggi sulla privacy al fine di mantenere la fiducia e le consuetudini dei loro facoltosi clienti. Le leggi bancarie sulla privacy sono alcune delle più antiche serie di regole che aderiscono al diritto del consumatore a una certa misura di privacy.

La tecnologia moderna, tuttavia, ha portato a una rivoluzione nell’identificazione e nei numeri di transazione. Il consumatore medio può possedere una varietà di mezzi di identificazione privati, inclusi numeri di telefono, carte d’identità governative, patenti di guida e carte bancarie, che utilizzano tutti numeri proprietari e dettagli privati. Dal momento che è diventato più comune per le persone essere riconosciute e concedere credito o acquisto sulla base di queste informazioni identificative, piuttosto che su una sostanza tangibile come denaro o riconoscimento personale, il valore delle informazioni private, e quindi l’importanza della privacy dei consumatori, è aumentato tremendamente.

Molti paesi hanno leggi che forniscono una certa misura di protezione per le informazioni private. In molti paesi, ad esempio, è illegale per chiunque intercettare un telefono senza un mandato per farlo. Le leggi federali, come il Privacy Act del 1974 con sede negli Stati Uniti e il Personal Information Protection and Electronic Documents Act con sede in Canada, impediscono alle organizzazioni governative e regolamentate dal governo di divulgare dati privati. Queste e altre leggi simili tentano anche di regolamentare la divulgazione di dati nel settore privato, come le società che vendono informazioni di contatto ad aziende terze.

Sfortunatamente, leggi e regolamenti non possono sempre garantire la privacy dei consumatori. Molte leggi nazionali per la privacy infatti richiedono alle agenzie di divulgare le loro politiche sulla privacy, ma non possono sempre regolamentare le politiche stesse. Per garantire una piena comprensione di ciò che un’azienda può e non può fare con le informazioni private, è necessario che i consumatori leggano la stampa fine di tutte le informative sulla privacy e, se necessario, consultino le leggi applicabili.