Che cos’è la valvuloplastica aortica?

La valvuloplastica aortica, nota anche come valvuloplastica con palloncino o valvuloplastica con palloncino aortico, è una procedura minimamente invasiva che prevede l’introduzione di un catetere a palloncino in una valvola cardiaca ristretta per allargarla. Il catetere, che è un tubo sottile con un palloncino gonfiabile sulla punta, viene utilizzato al posto dell’intervento chirurgico, che è molto più invasivo. La valvuloplastica aortica viene utilizzata nei casi di stenosi, che è il restringimento delle valvole cardiache.

Questa procedura basata su catetere a palloncino prende il nome dalla parte specifica del cuore che intende trattare, la valvola aortica. Questa è una delle due valvole semilunari (SL), che escono dal cuore; l’altra valvola SL è la valvola polmonare. I candidati alla valvuloplastica aortica di solito soffrono di stenosi della valvola aortica, che è un tipo di malattia cardiaca che riguarda il restringimento dell’apertura della valvola aortica, nonché l’indurimento dovuto all’accumulo di calcio. Tale afflizione limita la quantità di flusso sanguigno, influenzando così negativamente la funzione del cuore, che dipende dal flusso di sangue da una camera all’altra. Questo può portare a insufficienza cardiaca congestizia se non affrontato tempestivamente.

La valvuloplastica aortica ha lo scopo di correggere questo problema. La punta del catetere contenente il palloncino viene inserita in un vaso sanguigno attraverso una minuscola incisione all’inguine. Viene quindi condotto fino all’apertura della valvola stenotica con la guida di un monitor video e radiografico. Una volta lì, il palloncino viene gonfiato per allargarlo spaccando i suoi volantini. Sebbene la valvuloplastica aortica possa essere utilizzata anche per altre valvole cardiache, funziona meglio per la valvola aortica.

Le persone sottoposte a valvuloplastica aortica non devono mangiare nulla circa sei ore prima della procedura. I candidati per questo intervento dovrebbero anche essere consapevoli delle principali complicazioni che potrebbero sorgere. Questi includono l’embolia, che è il blocco di un’arteria con un coagulo; ematoma, o raccolta di sangue al di fuori dei vasi sanguigni; infezione; ritmo cardiaco irregolare; e infarto.

La comunità medica ha accolto con entusiasmo la valvuloplastica aortica alla fine degli anni ‘1980. Con il passare del tempo, tuttavia, i medici iniziarono a dubitare che la procedura potesse essere utilizzata come soluzione a lungo termine per la stenosi oltre a un sollievo temporaneo dei sintomi e una migliore funzionalità cardiaca. All’inizio degli anni 2000, i ricercatori hanno iniziato a sperimentare la sostituzione percutanea della valvola aortica, che prevede l’introduzione di una valvola cardiaca sintetica piuttosto che semplicemente aprire quella originale difettosa. Questa procedura è ora ufficialmente conosciuta come impianto di valvola aortica transcatetere (TAVI) ed è considerata un miglioramento significativo rispetto alla valvuloplastica aortica. TAVI è utilizzato in Europa ma è ancora in fase di sperimentazione clinica negli Stati Uniti.