Che cos’è l’arboscultura?

L’arboscultura è una forma d’arte ricca e secolare in cui gli alberi vengono lentamente piegati e innestati in forme belle e funzionali come trame, ponti, sedie, amache e persino case piene. L’arboscultura ha lo scopo di dimostrare il grado di armonia che possiamo sperimentare con la natura, modellandola con cura man mano che cresce piuttosto che tagliarla ed eliminare ogni parvenza della sua forma originale. Immagini di arboscultura compaiono nelle opere d’arte già nel 1516.

Chiunque può essere un architetto – bastano pochi semplici attrezzi da giardino – un coltello da innesto, fogli di potatura, nastro elastico, una pala e un albero giovane e flessibile con cui lavorare. Il pioppo, la mela, la betulla, il salice, la ciliegia, la cenere e gli alberi di ontano rosso sono tutti adatti per la formazione in una scultura architettonica. Per i principianti architetti, archi semplici, trame, portautensili e recinzioni sono tutti buoni progetti. Per gli avanzati, tutto è possibile! Gazebo, barche, scale, aule, grandi arcate, cancelli, qualsiasi cosa. Gli alberi possono anche essere persuasi a tenere vetrate colorate.

Axel Erlandson è la persona più famosa per praticare l’arte dell’arboscultura. Figlio di immigrati svedesi, era un ex nella California centrale e in seguito si trasferì nell’area tra San Jose e Santa Cruz. Trascorse molti anni lì realizzando fantastiche forme astratte e funzionali da alberi in crescita, e nella primavera del 1947 aprì un “circo di alberi” che attirò turisti in tutto il mondo. Erlandson ha trascorso 40 anni a creare arboscultura, e morì nel 1964. Il suo circo arboreo si trova ancora oggi.

Le opere d’arte tedesche dell’inizio del XX secolo raffigurano interi granai realizzati con alberi accuratamente curati. Più di recente, Mitchell Joachim, un membro del gruppo Smart Cities del MIT Media Lab, con l’architetto Javier Arbona e l’ingegnere ecologico Lara Greden, hanno rianimato l’idea di architettura “casa vivente”, creando modelli CG e elaborando i dettagli di come un la casa fatta di nient’altro che alberi poteva sfidare gli elementi e rimanere intatta per centinaia di anni con poca manutenzione. Non solo una casa del genere avrebbe un impatto ambientale nullo, ma avrebbe anche un effetto netto positivo rimuovendo l’eccesso di anidride carbonica dall’aria e producendo ossigeno fresco. L’arboscultura, se prende piede, potrebbe benissimo essere una componente importante di un futuro più verde.