The Simulation Argument, formulato dal filosofo di Oxford Nick Bostrom, presenta il caso che potrebbe esserci un’alta probabilità che il nostro mondo sia una simulazione al computer gestita da una razza “postumana” più avanzata. Più precisamente, l’Argomento della Simulazione sostiene che “almeno una delle seguenti proposizioni è vera: (1) è molto probabile che la specie umana si estingua prima di raggiungere uno stadio “postumano”; (2) è estremamente improbabile che qualsiasi civiltà postumana esegua un numero significativo di simulazioni della propria storia evolutiva (o delle sue variazioni); (3) stiamo quasi certamente vivendo in una simulazione al computer”. (Citato dall’articolo di Bostrom che introduce l’argomento della simulazione, “Stai vivendo in una simulazione al computer?”)
L’argomento della simulazione inizia con il presupposto che è teoricamente possibile per una razza altamente avanzata organizzare moduli di elaborazione delle informazioni (neuroni, circuiti, qualunque cosa) in configurazioni che rappresentano mondi autosufficienti abitati da esseri coscienti. In questo modo, sarebbe possibile per queste razze avanzate eseguire simulazioni di antenati, ovvero simulazioni dei propri antenati o di altre razze primitive abbastanza semplici da simulare nei loro computer. Se il numero totale di mondi simulati in questo universo supera il numero di mondi reali, allora è razionale presumere che la probabilità che ci troviamo in un mondo simulato sia correlata a quel rapporto, indipendentemente da quanto “reale” sembri il nostro mondo al nostro umano intuizione.
Intorno all’avvento del 21° secolo, tutti i computer del mondo potevano elaborare collettivamente circa un miliardo di miliardi di operazioni al secondo (10^18 operazioni/sec) e contenere diversi petabyte (10^15 byte) di dati. Questi valori stanno esplodendo in maniera esponenziale, con tempi di raddoppio di circa un anno per la potenza di elaborazione e diversi mesi per i dati.
Il cervello umano, essendo anche una macchina, ha una quantità quantificabile di potenza di calcolo e memorizzazione dei dati. Gli scienziati cognitivi stimano la potenza di elaborazione del cervello umano tra 100 trilioni e 100,000 trilioni di operazioni al secondo, anche se alcune stime sono significativamente inferiori. Tom Landauer, uno scienziato specializzato nell’apprendimento umano, ha stimato che la memoria umana è grande tra i 200 ei 300 megabyte.
Se i tassi di crescita della potenza di calcolo e dell’archiviazione dei dati continueranno ad aumentare in modo esponenziale, come probabilmente hanno fatto prima per le razze aliene che stanno attraversando le proprie rivoluzioni informatiche, la nostra specie avrà il controllo di una quantità assolutamente enorme di potenza di calcolo e spazio di archiviazione. Dati i programmi giusti, questo spazio potrebbe essere utilizzato per eseguire simulazioni del passato a una risoluzione così elevata che gli abitanti della simulazione diventano esseri coscienti con le proprie esperienze, piani, speranze, desideri e sistemi di credenze. Se questa è una pietra miliare dello sviluppo comune tra le specie intelligenti nell’universo, allora potrebbe esistere una moltitudine di simulazioni di antenati e il nostro mondo potrebbe essere una di queste. Le ipotesi alternative plausibili includono la possibilità che tutte le razze intelligenti si estinguano prima che raggiungano il livello di sofisticatezza richiesto per eseguire simulazioni di antenati, o che ci sia qualche ragione universale per cui le razze avanzate non eseguono simulazioni di antenati.