L’indurimento a caldo è un processo dell’industria tessile per rimuovere la coppia indotta dalla filatura e dal cablaggio e conferire stabilità dimensionale a fibre e filati. Il processo può anche causare l’aumento di volume o volume delle fibre sintetiche ed è anche utilizzato per stabilizzare le fibre dopo processi come la frittura. L’impostazione del calore è un processo termico che utilizza il vapore o una fonte di calore a convezione secca per fissare il tessuto o il filato. Questo processo viene tipicamente eseguito in una camera a pressione chiusa o in un’autoclave o su trasportatori aperti esposti a spruzzi di vapore. Lo steamsetting è un processo standard di post-produzione per un’ampia selezione di fibre naturali e sintetiche destinate all’industria dell’abbigliamento e dei tappeti.
Quando le fibre vengono filate, taftate o tessute in filati lavorabili, il processo induce una reazione di coppia che può causare attorcigliamenti o torsioni del prodotto finito. Per neutralizzare questi effetti di coppia, i produttori espongono il filato a un processo noto come termofissaggio o fissaggio termico. Durante questo processo, le fibre sono esposte a una fonte di calore umida o secca che riduce la coppia indotta da una combinazione di espansione termica e reazioni chimiche o molecolari al calore e all’umidità. Il processo può anche causare l’aumento di volume delle fibre sintetiche in una reazione nota come sviluppo di massa. La termofissaggio è anche ampiamente utilizzata per stabilizzare le fibre del tappeto dopo che sono state sottoposte a lavorazione del fregio.
Il processo di termofissaggio comporta l’esposizione di filati e tessuti a calore umido o secco sotto forma di spruzzi di vapore surriscaldato o convezione di aria calda. Uno dei metodi più antichi di termofissaggio dei tessuti è l’autoclave che, sebbene ancora in uso, viene sostituita da metodi più efficienti con tassi di rotazione più elevati. Un’autoclave è un recipiente chiuso che riscalda il suo contenuto ad alta pressione o aspirazione profonda. I tessuti o il filato vengono caricati in autoclave in matasse, su bobine o in un contenitore separato e riscaldati per stabilizzare le fibre. Sebbene efficace, il metodo dell’autoclave è lento, laborioso e non si presta all’integrazione in un processo di produzione senza soluzione di continuità.
I più recenti processi di termoregolazione come il sistema di cottura a vapore in linea Resch Steamatic, power-heat e TVP consentono una facile integrazione nelle linee di produzione e in genere comportano il passaggio della fibra appena filata attraverso la fase di riscaldamento su un trasportatore. Il sistema Steamatic pone la fase di termofissaggio tra la filatura ad anello e la fase di roccatura dove la fibra viene cotta a vapore nel vuoto ed essiccata. Il metodo power-heat-set è stato il primo processo continuo sviluppato e consiste nel sottoporre il tessuto a vapore surriscaldato e getto d’aria a pressione atmosferica mentre si trova sul nastro di processo. Il sistema TVP trasporta filato e tessuto attraverso un tunnel a pressione su un trasportatore dove viene termofissato con vapore saturo. Il filato stabilizzato viene quindi portato nella fase di roccatura dopo che si è raffreddato.