Che cos’è l’unguento alla nifedipina?

Le ragadi anali sono tagli nel canale anale che possono verificarsi durante il passaggio di movimenti intestinali grandi o ingombranti. Oltre a raccomandare farmaci per alleviare la stitichezza, che assicureranno che le feci diventino meno rigide, i medici prescrivono spesso un unguento alla nifedipina. Questo medicinale aiuta a ridurre l’infiammazione per creare un ambiente più ospitale in cui il processo di guarigione naturale del corpo può riparare la ferita.

L’unguento alla nifedipina, tipicamente usato dopo il risveglio al mattino e di nuovo alla sera, è progettato per alleviare gli spasmi e le tenere infiammazioni delle ragadi anali. Facilita il flusso sanguigno e permette alla cavità rettale di rilassarsi, favorendo a sua volta la guarigione della lacrima. Un altro medicinale che può essere prescritto per questo scopo è la nitroglicerina.

L’uso dell’unguento alla nifedipina richiede una mano disinfettata e un guanto in lattice o un ugello applicatore. Sdraiato di lato, con il ginocchio superiore piegato al petto, l’unguento può essere poi steso sul dito e strofinato intorno all’ano e appena all’interno della cavità rettale. Come le creme per le emorroidi, molti contenitori per unguenti alla nifedipina includeranno ugelli che iniettano facilmente la quantità necessaria di medicinale nel retto.

Insieme all’unguento alla nifedipina e all’ammorbidente delle feci, i medici raccomandano spesso un aumento del consumo di liquidi e fibre, entrambi modi naturali per ammorbidire le feci. In casi estremi, quando il dolore non si attenua e le ragadi non guariscono, un medico può raccomandare un’iniezione di Botox;® per rilassare ulteriormente la cavità rettale. Come ultima risorsa, una procedura chirurgica chiamata sfinterotomia interna laterale comporta la rimozione di parte del muscolo che forma lo sfintere, che idealmente migliora il flusso sanguigno al resto della cavità anale e favorisce ulteriormente la guarigione.

Secondo la Mayo Clinic, le ragadi anali guariranno da sole dopo due o tre settimane. Se il dolore continua senza sosta per più di qualche mese, tuttavia, i pazienti dovrebbero cercare un trattamento medico. Prima che sia il momento di consultare un medico, tuttavia, i comuni rimedi da banco includono integratori di fibre per ammorbidire le feci e unguenti topici come nitroglicerina e ossido di zinco. Un altro metodo consiste nel sedersi in un bagno caldo, chiamato semicupo, per un massimo di 20 minuti senza aggiungere sapone all’acqua poiché potrebbe causare ulteriore irritazione.

Le ragadi anali possono verificarsi non solo da feci grandi ma anche da attività sessuale o persino da condizioni come il morbo di Crohn. A parte il dolore che si prova durante e dopo i movimenti intestinali, si riscontra spesso un’emorragia rosso vivo nella toilette o sulla carta igienica. Il prurito è comune anche all’interno e intorno all’ano, che può avere o meno una lacrima visibile o una protuberanza sporgente.