Che cos’è un indice di produzione industriale?

Il sedicesimo giorno di ogni mese, il consiglio del governatore della Federal Reserve degli Stati Uniti pubblica due indicatori economici, l’indice di produzione industriale (IPI) e l’utilizzo della capacità. L’indice della produzione industriale indica la produzione mensile di materie prime da parte di imprese quali società di servizi pubblici, miniere, fabbriche, editori di giornali e riviste e editori di libri. Un indice di produzione industriale viene calcolato utilizzando una formula di Fischer e confrontato con l’anno di riferimento, attualmente 16 con un livello di riferimento di 2002. Il Bureau of Labor Statistics ei sindacati forniscono stime delle materie prime utilizzate nella produzione e dei beni prodotti entro un dato tempo. La conoscenza delle tendenze IPI consente agli investitori di prevedere l’economia futura e il prodotto interno lordo, valutare l’inflazione e misurare la crescita all’interno di un singolo settore industriale.

L’indice della produzione industriale può essere utilizzato per calcolare i rapporti di utilizzo della capacità. L’utilizzo della capacità si riferisce alla misura in cui la produzione corrente in un particolare settore industriale si avvicina al proprio potenziale produttivo. Questo indicatore implica l’efficienza della produzione nell’economia. Sia l’indice della produzione industriale che l’utilizzo della capacità si muovono in modo prociclico con la salute dell’economia, aumentando con un’economia fiorente e diminuendo con un’economia malata. Inoltre, entrambi gli indicatori riflettono l’economia coincidente, rivelando lo stato attuale a breve termine dell’attività economica.

Ci sono punti di forza e di debolezza nell’utilizzo dell’indice della produzione industriale come indicatore economico. Si basa su informazioni tempestive, con i dati utilizzati nel calcolo aggiornati fino a poche settimane prima della pubblicazione. Inoltre, consente un’analisi di diversi settori industriali. Uno svantaggio significativo dell’IPI come indicatore economico è che non include i settori dei servizi e delle costruzioni, che costituiscono oltre il 50% dell’economia. Inoltre, i numeri di utilizzo della capacità derivano da una varietà di fonti, alcune delle quali potrebbero non essere verificabili.

L’indice della produzione industriale è monitorato da vicino dalla Federal Reserve. Questo indicatore è un presagio per l’inflazione imminente quando inizia a scendere. Gli aumenti dell’IPI, insieme all’aumento dell’utilizzo della capacità produttiva, si verificano tipicamente quando le materie prime diventano scarse, provocando un aumento dei loro prezzi. Con l’aumento dei costi di produzione, i prezzi dei prodotti finiti aumenteranno a loro volta. Quando l’utilizzo della capacità supera l’82 per cento, segno di una forte domanda e di un’offerta inadeguata, si verifica l’inflazione.

Anche i mercati azionari e obbligazionari rispondono a questi indicatori. Un modesto indice di produzione industriale combinato con un livello di utilizzo della capacità inferiore a 80 indica un rallentamento economico, suscitando preoccupazioni per l’aumento della disoccupazione e della recessione. Un IPI superiore al previsto durante un’espansione economica creerà timori di inflazione, mentre un indice superiore al previsto durante un rallentamento economico potrebbe avviare un rally. Numeri inferiori al previsto possono creare un aumento dei prezzi a breve termine se gli investitori sono stati diffidenti nei confronti di un’economia surriscaldata con rischi di iperinflazione.

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