Un ritiro in servizio è un ritiro da un piano pensionistico qualificato che avviene prima che il dipendente vada effettivamente in pensione o si verifichi qualche altro evento scatenante che normalmente consentirebbe il ritiro. A seconda della struttura del piano pensionistico e delle eventuali leggi fiscali applicabili, la scelta di effettuare un prelievo di questo tipo può comportare sanzioni o tasse aggiuntive che devono essere pagate anche nell’ambito del processo di prelievo. Non è insolito che vengano esentate sanzioni e tasse se il motivo del ritiro dal servizio ha a che fare con situazioni specifiche, come effettuare pagamenti per la casa o pagare la retta universitaria di un figlio.
Questo tipo di distribuzione anticipata da un fondo pensione, come un piano pensionistico o un conto pensione individuale, può avvenire solo prima che i prelievi siano possibili a causa di un qualche tipo di evento scatenante. Un esempio di evento scatenante potrebbe essere il dipendente che raggiunge un’età definita dal datore di lavoro come età di pensionamento anticipato e da qualsiasi normativa fiscale governativa prevalente. Se il dipendente sceglie di dimettersi e assicurarsi una nuova occupazione, questo è anche un evento scatenante che offre al dipendente la possibilità di trasferire il saldo della pensione in un nuovo piano o incassarlo.
In molte situazioni, un dipendente può scegliere di effettuare un prelievo in servizio come mezzo per affrontare un problema temporaneo di flusso di cassa. Ad esempio, se il dipendente ha subito lesioni che hanno richiesto un lungo periodo di recupero, può essere effettuato un prelievo per far fronte alle spese di base, come la copertura delle rate mensili del mutuo o dell’affitto. Non è insolito per i genitori prelevare fondi da un piano pensionistico come mezzo per pagare le tasse universitarie per i bambini, quando non sono prontamente disponibili altri mezzi per finanziare l’istruzione. Con molti piani pensionistici, situazioni di questo tipo consentono il prelievo senza l’applicazione di sanzioni. Quando il motivo del ritiro non rientra in un insieme definito di circostanze, le sanzioni possono arrivare fino al dieci per cento dell’importo prelevato.
Per richiedere e ricevere un recesso in servizio, il dipendente deve rispettare le cosiddette regole di ordinazione, o altri criteri stabiliti dall’amministratore del piano. La maggior parte dei piani richiede che i dipendenti siano completamente acquisiti prima che qualsiasi richiesta di prelievo di fondi possa essere onorata. Alcuni piani richiedono che il dipendente raggiunga la prima età pensionabile consentita prima di prelevare fondi dal piano. Ad esempio, se il piano prevede il recesso all’età di 59 anni e mezzo, ma il dipendente preferisce lavorare fino all’età di 65 anni, un dipendente che ha 60 anni può richiedere il recesso in servizio e continuare a lavorare.
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