La TV a retroproiezione (RPTV) è diventata ampiamente disponibile negli anni ‘1980 come la prima TV a grande schermo di livello consumer, economica. RPTV è un tipo di televisore che utilizza una tecnologia che proietta internamente l’immagine visualizzata dal retro dell’unità al retro dello schermo. Esistono quattro tipi di TV a retroproiezione: tubo a raggi catodici (CRT), Digital Light Processing (DLP), Liquid Crystal on Silicon (LCoS) e Liquid Crystal Display (LCD). La tecnologia LCD viene utilizzata anche per realizzare televisori ad alta definizione a schermo piatto o modelli senza retroproiezione.
A colpo d’occhio è facile distinguere tra un televisore a retroproiezione e uno schermo piatto al plasma o LCD. I pannelli piatti sono spessi pochi centimetri, facilmente montabili su una parete. Gli RPTV hanno l’elettronica alloggiata nella parte posteriore inferiore del set, dove le unità potrebbero misurare circa 14 pollici (35.5 cm) o più in profondità. La TV a retroproiezione, tuttavia, non è profonda come i televisori tradizionali e ha un netto vantaggio su di loro quando si tratta di dimensioni dello schermo.
Il CRT RPTV è stato in gran parte sostituito da microdisplay. I set di retroproiezione Microdisplay DLP e LCD sono i preferiti dal mercato, insieme al più recente LCoS HDTV, che è un ibrido delle altre due tecnologie. Se non è necessario un supporto a parete, la TV a retroproiezione è un’alternativa meno costosa al plasma e agli LCD a schermo piatto. Il risparmio diventa esponenziale nelle dimensioni superiori a 55 pollici (140 cm).
La retroproiezione LCD è il più antico design di microdisplay. Il DLP è più recente ma molto simile all’LCD, sebbene in grado di produrre neri superiori per un migliore contrasto. Entrambi usano tradizionalmente una lampada bianca e una ruota dei colori. Sui modelli che contengono un singolo chip DMD (digital micromirror device), alcune persone segnalano un fugace “effetto arcobaleno” negli oggetti in movimento. I modelli più recenti che utilizzano una luce LED invece della lampada bianca non hanno questo problema, né i modelli con più chip DMD.
LCoS è la più recente tecnologia per TV a retroproiezione. Si chiama anche D-ILA (Direct-drive Image Light Amplifier) e SXRD (Silicon X-tal Reflective Display). LCoS vanta un profilo fisico superficiale, neri e grigi eccellenti che sono probabilmente superiori a DLP e un chip DMD separato per ciascun colore primario, eliminando il potenziale effetto arcobaleno.
Alcuni televisori LCD e al plasma a schermo piatto hanno un effetto “porta sullo schermo” creato dai singoli pixel che compongono l’immagine, in particolare se visti troppo da vicino. Questo può anche essere evidente se un convertitore interno inadeguato fa un lavoro scadente nel visualizzare un segnale di trasmissione diverso dalla risoluzione nativa del set. Il televisore a retroproiezione produce un’immagine uniforme proprio perché l’immagine viene proiettata sullo schermo.
La TV a retroproiezione richiede la sostituzione della lampada ogni 3,000 ore circa, ma a differenza della retroilluminazione degli LCD a schermo piatto, queste lampade sono relativamente economiche e installabili dall’utente. Se stai cercando un HDTV a grande schermo economico da 50 pollici (127 cm) o più, una TV a retroproiezione potrebbe fare al caso tuo.