Un attacco non epilettico è un tipo di attacco che, sebbene a uno spettatore possa sembrare lo stesso di un attacco epilettico, ha una causa sottostante diversa. Entrambi i tipi di convulsioni possono verificarsi durante il sonno o durante la veglia e possono portare una persona a perdere conoscenza, tremare, eseguire movimenti strani ripetutamente o perdere il controllo della vescica. Tipicamente, un attacco epilettico è innescato da impulsi elettrici anormali nel cervello, ma questo non è il caso di un attacco non epilettico. In effetti, esistono diverse cause di convulsioni di tipo non epilettico, tra cui svenimenti, ipoglicemia, problemi cardiaci e fattori psicologici.
Poiché i segni di un attacco non epilettico assomigliano a quelli di un attacco epilettico, può essere difficile distinguere tra i due. Circa un quarto dei casi di epilessia in cui il trattamento farmacologico non funziona si scopre successivamente che è stato diagnosticato erroneamente. Molti di questi casi sono in realtà crisi non epilettiche, spesso con cause psicologiche. Quando un attacco non epilettico ha una causa psicologica viene descritto come psicogeno. Una crisi non epilettica con una causa fisica è classificata come organica.
Alcune crisi psicogene non epilettiche sono note come crisi dissociative. Queste sono probabilmente la forma più comune di crisi non epilettica, e sono innescate da ricordi di esperienze traumatiche passate che riaffiorano, a volte durante periodi di stress o semplicemente casualmente. Le emozioni si trasformano in effetti fisici e la persona ha un attacco su cui non ha controllo. A volte le crisi iniziano subito dopo l’evento sconvolgente originale e altre volte iniziano anni dopo. Non è sempre possibile scoprire quale potrebbe essere stato l’evento originale.
La diagnosi di un attacco non epilettico può essere effettuata utilizzando il monitoraggio video EEG, in cui un elettroencefalogramma, o EEG, registra l’attività elettrica del cervello mentre il paziente viene filmato. Se non vengono misurati eventi elettrici anomali mentre il paziente ha una crisi epilettica, ciò aiuta a confermare che la crisi non è epilettica. La tecnica può essere utile per studiare movimenti e comportamenti durante la crisi, poiché potrebbero esserci segni sottili che indicano a un esperto che la condizione non è epilessia.
Il trattamento per le crisi non epilettiche varia e, nel caso della crisi di tipo organico, dipenderà dal problema fisico. Nel caso di un attacco psicogeno non epilettico, il trattamento generalmente prevede la psicoterapia piuttosto che i farmaci. Metodi come la terapia cognitivo comportamentale o CBT, che cambia il modo in cui una persona pensa, possono essere efficaci.