Agni è un dio del fuoco nell’induismo. Il suo nome significa letteralmente “Fuoco” in sanscrito, ed è un affine della parola latina ignis. Agni è uno dei messaggeri degli dei e uno dei suoi compiti è portare i sacrifici offerti dai devoti agli dei.
Agni è una delle divinità più importanti del pantheon vedico. La sua fede precede l’induismo, poiché il culto del fuoco è uno dei più antichi del mondo. È uno dei pochi dei che sono stati incorporati quasi per intero nella struttura religiosa indù.
Agni è un dio immortale, ma è anche visto come eternamente giovane. Questo è rappresentativo di uno dei miracoli del fuoco, che ogni giorno il focolare viene riacceso, il fuoco ricomincia, eppure il fuoco stesso è sempre costante. Agni è descritto in vari modi, ma il più delle volte ha sette lingue di fuoco che escono dai suoi due volti e denti d’oro brillante. Il suo corpo è completamente rosso, anche se ha una folta chioma di capelli neri. È un dio a tre gambe, con sette braccia rosse e sette raggi di luce che brillano dal suo corpo.
Agni è visto come presente in tutte le cose simili al fuoco. È presente nel fulmine che colpisce dalle tempeste e incendia la terra, è presente nella colonna di fumo che si dice regge il Cielo dalla terra, ed è presente nel sole che tramonta. È anche visto come presente dove brucia il fuoco metaforico, come nello stomaco delle persone, e nelle persone stesse, come la piccola fiamma che crea la vita. Agni è il dio in grado di impartire l’immortalità ai mortali, ed è stato in grado di purificare nel fuoco i peccati che un essere umano può aver commesso durante la propria vita.
Poiché i sacrifici vengono bruciati, anche Agni è il dio del sacrificio. Raccoglie le offerte che salgono ai Cieli e le consegna agli dei a cui sono destinate. Ciò dà origine al suo status di uno dei maggiori messaggeri degli dei, uno dei suoi tanti ruoli minori nel pantheon. Ha regole che dettano l’uso della sua fiamma e la direzione verso cui è rivolto il fuoco è determinata dallo scopo del fuoco. Un fuoco che arde a sud è pensato per i sacrifici ai morti, un fuoco che arde a est è pensato per i sacrifici agli dei e un fuoco che arde a ovest è un fuoco pensato per la semplice cucina.
Ci sono molte storie relative alla nascita di Agni, ma più comunemente viene dato come figlio di Prthivi e Dyaus Pita, il gemello di Indra e fratello di Dawn e Night. Prese una sposa, Svaha, e da lei ebbe un figlio, Karttikeya. Alcuni miti lo narrano nato da dieci madri, che rappresentano le dieci dita dell’uomo che dà alla luce il fuoco. Un mito basato su quello dice che dopo la sua nascita divorò i suoi genitori, rappresentando il fuoco che bruciava per incenerire i due bastoncini usati per accenderlo.