Cosa significa “tagliarsi il naso per dispetto della faccia”?

La frase “tagliarsi il naso per fare un dispetto alla faccia” significa che una persona si sta comportando in un modo che può essere immediatamente gratificante ma alla fine è distruttivo o ha conseguenze negative. Questa frase viene in genere utilizzata per mettere in guardia qualcuno dall’agire in modo affrettato o per impedirgli di fare qualcosa che potrebbe avere costi a lungo termine o imprevisti. È simile a una serie di altre frasi che sono state utilizzate in diverse lingue e periodi storici. La sua origine è alquanto difficile da accertare, sebbene vi siano almeno due storie diverse.

Uno degli usi più comuni della frase è come un avvertimento, di solito diretto a qualcuno sotto forma di “Farlo sarebbe come tagliarsi il naso per fare dispetto alla tua faccia”. Sebbene la formulazione della frase possa essere un po’ rigida, il significato può essere determinato semplicemente guardando la frase stessa. Una persona che si taglia il naso non solo si vendica del suo viso, ma provoca dolore e sofferenza al suo corpo nel suo insieme.

Questo esame letterale della frase ne rivela molto semplicemente il significato. La frase descrive un’azione che può portare a una soddisfazione iniziale oa breve termine, ma che ha conseguenze a lungo termine o inevitabili che dovrebbero essere considerate. Un esempio potrebbe includere qualcuno che è arrabbiato con il proprio coniuge e decide di bruciare la loro casa per distruggere i beni di quell’altra persona. Poiché la casa appartiene a entrambi, la persona farebbe anche del male ai propri beni.

Le origini della frase “tagliarsi il naso per fare un dispetto alla faccia” sono alquanto incerte e due storie diverse ne spiegano la genesi. Una storia, che sembra abbastanza apocrifa, sostiene che un gruppo di suore, guidate da Sant’Ebba, fosse in pericolo di essere attaccato dai vichinghi scatenati nel IX secolo. Per preservare la loro castità, la leggenda narra che Sant’Ebba si tagliò il naso per diventare poco attraente per gli uomini, e istruì anche le altre monache del monastero a farlo. Questa storia indica che l’automutilazione ebbe successo e che i Vichinghi non violentarono le monache, ma che gli invasori incendiarono il monastero come espressione del loro disgusto.

Una fonte un po’ più probabile per la frase sostiene che sia di origine latina e si sia fatta strada nell’uso francese nel XII secolo. Potrebbe essere stato detto nel 12 ° secolo al re Enrico IV, che stava per distruggere Parigi come un modo per punire i parigini che disapprovavano il suo governo in quel momento. In risposta a ciò, si dice che uno dei cortigiani del re gli disse che farlo sarebbe stato come “tagliarsi il naso per far dispetto alla faccia”, e il re acconsentì.