Jean-Paul Sartre è nato nel 1905 a Parigi. Sartre è meglio conosciuto per le sue teorie filosofiche sull’esistenzialismo e le sue connessioni alla lotta sociale e politica. Jean-Paul Sartre non si è concentrato solo su queste teorie, ma ha anche scritto romanzi, opere teatrali e opuscoli politici. Era considerato uno dei leader più importanti della cultura francese del dopoguerra.
Nel 1924, Jean-Paul Sartre iniziò a studiare filosofia all’École Normale Supérieure di Parigi. Nel 1931 divenne professore di filosofia e insegnò a Le Havre. Nel 1932 si trasferì a Berlino per studiare le filosofie di Edmund Husserl e Martin Heidegger. Insegnò anche a Le Havre e al Lycée Pasteur di Parigi dal 1937 al 1939. Dalla fine della seconda guerra mondiale alla sua morte, Sartre si guadagnava da vivere come scrittore indipendente.
Per Jean Paul-Sartre, le sue filosofie sull’esistenzialismo erano il centro della sua scrittura e il nucleo della sua identità. Attingendo agli insegnamenti che aveva appreso da Husserl e Heidegger, Sartre rese popolari teorie esistenzialiste di per sé molto originali. Sebbene la popolarità della sua scrittura abbia raggiunto il suo apice negli anni Quaranta, i suoi scritti, romanzi e commedie sarebbero diventati dei classici della letteratura moderna.
Jean-Paul Sartre riteneva che l’ateismo fosse dato per scontato e che la perdita di Dio non fosse qualcosa di cui piangere. L’uomo è condannato alla libertà, una libertà da ogni autorità. Può cercare di eludere, negare e distorcere questa libertà, ma è solo quando ha il coraggio di affrontarla che diventa un essere umano morale. Una volta riconosciuta questa libertà, l’uomo deve impegnarsi in un ruolo nel mondo. Il tentativo dell’uomo di impegnarsi per la libertà è vano senza la solidarietà degli altri.
Jean-Paul Sartre presentò queste teorie al mondo nel 1948 con Qu’est-ce que la littérature? (Cos’è la letteratura?). In questo libro, ha spiegato che la letteratura non si occupa solo di storie, personaggi e situazioni, ma dovrebbe concentrarsi sulla libertà e sull’impegno dell’autore per la libertà. La creazione artistica è un’attività morale, e quindi la letteratura dovrebbe essere impegnata in quelle teorie (di Sartre).
I primi lavori di Sartre erano principalmente studi psicologici e non ebbero un grande successo all’epoca. Fu con il suo primo romanzo, La Nausée (Nausea), nel 1938 e una raccolta di racconti, Le Mur (Intimità), pubblicata lo stesso anno, che il nome di Jean-Paul Sartre fu finalmente riconosciuto. I libri usano termini drammatici per esprimere i suoi temi di alienazione, impegno e ricerca della salvezza attraverso l’arte.
Nel 1943, Jean-Paul Sartre scrisse la sua opera filosofica più centrale, L’Etre et le Néant (Essere e nulla), la sua enorme formula sul concetto di essere. La maggior parte del pensiero esistenzialista moderno deriva dai concetti e dalle teorie che Jean-Paul Sartre ha delineato in questo libro. Sartre è morto nel 1980 all’età di 75 anni. Il suo funerale ha attirato una delle più grandi folle che la Francia abbia mai visto. L’influenza di Sartre ha cambiato i pensieri e gli atteggiamenti in tutto il mondo.