A metà del 1800, tra la frenesia della corsa all’oro in California, gli scienziati iniziarono a giocare con l’idea di una macchina in grado di rilevare il metallo sotterraneo. Ma la prima persona a creare una macchina del genere fu Alexander Graham Bell, meglio conosciuto come l’inventore del telefono. Nel 1881, Bell tentò di salvare la vita del presidente James Garfield, che era stato colpito alla schiena dall’assassino Charles Guiteau alla stazione ferroviaria di Baltimora e Potomac. Il rozzo metal detector di Bell non è stato in grado di localizzare il proiettile sfuggente nel corpo di Garfield, ma il dispositivo elettromagnetico si è rivelato essere il prototipo di tutti i futuri metal detector. Il proiettile ha perforato la vertebra di Garfield ma ha mancato il suo midollo spinale. Non ha interessato organi, arterie o vene importanti. Tuttavia, i medici hanno perquisito il corpo del presidente con mani e strumenti non sterili, portando alla sepsi, una grave infezione che ha portato alla sua morte.
La ricerca del proiettile mancante:
I medici limitarono gravemente l’assunzione di cibo solido di Garfield, credendo che il proiettile di piombo potesse avergli perforato l’intestino. I raggi X, che sarebbero stati utili nella ricerca, non furono scoperti fino al 1890.
Durante l’autopsia, il proiettile è stato trovato conficcato nel tessuto adiposo sul lato sinistro della schiena del presidente, appena sotto il pancreas.
Le molle metalliche nel letto di Garfield potrebbero aver confuso il metal detector di Bell, rendendolo inutilizzabile.