Una combinazione di fattori ha contribuito alla fine dell’apartheid in Sudafrica. Molte persone indicano la fine di questo sistema come un’illustrazione di ciò che può accadere quando persone di numerosi governi e background culturali si uniscono per opporsi a qualcosa, che si tratti di razzismo istituzionalizzato o di guerra. È anche importante ricordare che, sebbene l’apartheid sia finita in Sudafrica, ha lasciato un’eredità culturale indelebile che richiederà decenni per essere riparata.
Prima di discutere di come è finita, potrebbe essere utile sapere cos’era l’apartheid. Era un sistema di segregazione razziale istituzionalizzata creato dal governo del Sud Africa. Oltre a dare la preferenza a una piccolissima minoranza di sudafricani bianchi, ha anche creato divisioni di classe tra i nativi sudafricani, costringendo le persone a migrare in “patrie” che erano divise per motivi etnici. Neri, indiani e asiatici sono stati trattati come cittadini di seconda classe in Sudafrica durante l’apartheid, un sistema che è durato dalla fine degli anni ‘1940 ai primi anni ‘1990.
Un fattore importante nella fine dell’apartheid è stata la pressione dall’interno del paese. I membri del governo hanno cominciato a dubitare del sistema e diversi partiti contrari hanno cominciato a crescere anche in Sudafrica, a partire dagli anni ‘1970. La diffusa opposizione tra sudafricani sia bianchi che neri ha essenzialmente eroso il sistema dall’interno.
C’era anche molta pressione esterna, specialmente dalle nazioni occidentali, alcune delle quali avevano una vasta legislazione sui diritti civili. Quando il potere dell’Unione Sovietica iniziò a declinare, le nazioni occidentali sentivano che l’apartheid non poteva più essere tollerata e iniziarono a parlare attivamente contro di essa. Questo periodo segnò anche i passi verso la democrazia e l’autodeterminazione in altre nazioni africane, poiché l’Occidente non temeva più l’influenza del comunismo sui nascenti governi africani. Numerosi diplomatici e funzionari pubblici hanno espresso commenti irrisori sul sistema, incoraggiando il Sudafrica a porre fine ad esso.
Anche il Sudafrica ha subito un’immensa pressione economica per porre fine all’apartheid. Le banche e le società di investimento si sono ritirate dal Sudafrica, indicando che non avrebbero investito nel paese fino alla fine del suo razzismo istituzionalizzato. Anche molte chiese hanno esercitato pressioni. Combinati con manifestazioni violente dall’interno e un’organizzazione di massa di sudafricani arrabbiati, questi fattori hanno condannato il sistema e le abrogazioni delle leggi hanno iniziato a verificarsi nel 1990; quattro anni dopo, il Sudafrica ha avuto elezioni democratiche e le ultime tracce legali dell’apartheid sono state eliminate.