Come funziona la memoria olografica?

La memoria olografica è una tecnologia di archiviazione della memoria di nuova generazione, basata su cristalli o fotopolimeri, in competizione con molte altre per il dominio del futuro mercato delle memorie per computer. Attualmente è in fase di ricerca e sviluppo, il che significa che sono stati costruiti molti prototipi di successo, ma la tecnologia è ancora in fase di miglioramento e non è ancora stata commercializzata. La commercializzazione è prevista per la fine del 2006, quando sia Optware che Maxwell rilasceranno varianti dell’Holoographic Versatile Disc in grado di contenere rispettivamente 200 gigabyte (GB) e 300 GB di dati. In pochi anni, la forma matura del disco dovrebbe raggiungere il mercato. Questo modello conterrà quasi 4 terabyte (TB) o 4000 GB, sufficienti per contenere 8,700 ore di video.

Come altre forme di memorizzazione ottica dei dati, la memoria olografica utilizza i laser per codificare i dati nel supporto. Tuttavia, invece di utilizzare una serie di fosse e scanalature per memorizzare i dati, come in un compact disc, la memoria olografica è codificata come un modello di interferenza tra due laser. Questi due laser sono indicati come raggio di riferimento e raggio di segnale. Il raggio di segnale contiene i dati, mentre il raggio di riferimento di solito rimane costante. Poiché la scrittura sul disco crea un ologramma, un complesso motivo 3D nel cristallo, tutto ciò che serve è far brillare un raggio di riferimento sul disco con un angolo preciso per proiettare nuovamente l’immagine originale.

La tecnologia della memoria olografica elude i limiti delle tecnologie di archiviazione della memoria ottica convenzionali facendo uso dell’olografia intrinsecamente tridimensionale per codificare i dati, piuttosto che della convenzionale lettura e scrittura 2D tramite raggio laser. Ciò significa che l’intero volume del cristallo può essere teoricamente utilizzato per codificare i dati della memoria olografica, sebbene in pratica ciò non sia possibile. Tuttavia, qualsiasi grado di tridimensionalità è un grande vantaggio per una tecnologia di archiviazione di memoria ottica, sufficiente per fare passi da gigante nella memoria olografica rispetto alla tecnologia DVD e Blu-Ray.

Più ologrammi possono essere sovrapposti uno sull’altro nello stesso supporto, una qualità nota come multiplexing. Modificando l’angolo del raggio di riferimento, è possibile codificare e successivamente proiettare un’immagine completamente nuova. Ogni minuscolo cambiamento nell’angolo del cristallo può dare origine a un’immagine olografica ricostituita completamente nuova, quasi fino al limite degli atomi del cristallo stesso per contenere le informazioni. La memoria olografica è una tecnologia diversa da quella che l’ha preceduta.