“Per valore ricevuto” è un termine legale utilizzato per indicare che qualcosa di prezioso è stato scambiato in una transazione contrattuale senza identificarlo specificamente. La frase è spesso usata in cambiali, cambiali e atti di proprietà. Soddisfa un requisito legale storico secondo cui le parti di un contratto devono scambiarsi un corrispettivo prezioso affinché il contratto sia valido. La frase “per valore ricevuto” significa che le parti stipulano il valore del corrispettivo, quindi nessuna controversia contrattuale può essere sollevata sulla base dell’insufficienza del corrispettivo.
Il diritto contrattuale nei paesi con sistemi giuridici derivati dalla common law inglese ha stabilito requisiti storici per i contratti validi. Questo ha senso pratico, dal momento che i contratti verbali e scritti guidano il commercio. La legge è progettata per consentire alle parti di identificare le condizioni in base alle quali si forma un contratto valido e di citare in giudizio per violazione del contratto o prestazione specifica se i termini di un contratto non sono rispettati.
Storicamente, un contratto valido doveva dimostrare che un’offerta era stata fatta, che l’offerta era stata accettata e che era stato offerto un corrispettivo prezioso in cambio della promessa di una parte di adempiere. Ad esempio, un contratto valido per il lavaggio dei vetri prevede che il lavoratore offra servizi a una tariffa specifica, il proprietario della casa accetti l’offerta e il proprietario della casa presenti o prometta di presentare un corrispettivo o un pagamento per i servizi. Se il lavavetri non si è esibito o il proprietario della casa non ha pagato, il tribunale deciderà il caso in base all’esistenza di un contratto valido.
In alcuni casi, una parte potrebbe contestare la validità di un contratto sulla base di un corrispettivo inesistente o inadeguato. Ad esempio, se una persona anziana ha promesso di dare la sua casa a un parente e poi ha cambiato idea, il parente potrebbe chiedere il trasferimento della casa sulla base di una violazione del contratto se esistesse un accordo firmato in tal senso. Se il parente non ha pagato denaro in cambio del trasferimento della proprietà, il giudice potrebbe ritenere che non vi sia stato alcun corrispettivo scambiato e nessuna intenzione di stipulare un contratto di vendita. L’accordo potrebbe essere visto come un potenziale regalo che l’anziano ha deciso di non fare a sua discrezione.
Per evitare che le parti sostengano che non sia stato scambiato alcun corrispettivo effettivo, o che sia stato scambiato un corrispettivo non proporzionale al valore dell’oggetto o del servizio offerto dall’altra parte, è stato adottato il termine “per valore ricevuto”. L’utilizzo di “per valore ricevuto” sottrae al giudice la determinazione dell’adeguatezza del corrispettivo. Quando si usa tale frase, è un’ammissione delle parti che il corrispettivo era sufficiente per concludere un contratto vincolante.
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