Cos’è il Cliochinolo?

Il cliochinolo, il cui nome chimico completo è iodocloridrossichina, è un farmaco usato per il trattamento dell’infezione da funghi e protozoi. Funziona bloccando alcuni enzimi responsabili della replicazione del DNA e quindi bloccando la crescita di qualsiasi fungo o protozoo, come nel caso della dissenteria amebica. Se assunto internamente in grandi dosi, può causare danni ai tessuti del sistema nervoso.

Per la maggior parte, il cliochinolo viene utilizzato solo localmente. Viene spesso combinato con una crema all’idrocortisone per trattare le infezioni della pelle. Questo farmaco può aiutare a fornire sollievo dal prurito, arrossamento e disagio generale che producono questi tipi di infezioni.

In origine, il cliochinolo veniva utilizzato principalmente come farmaco per le sue proprietà antiprozoiche. Il farmaco è stato in gran parte interrotto, o almeno severamente limitato, in alcuni paesi a seguito di un focolaio di neuropatia mielo-ottica subatturale (SMON) in Giappone. È stato stimato che tra le 10,000 e le 30,000 persone hanno contratto questa malattia durante l’epidemia, che ha causato paralisi, cecità e persino la morte durante un periodo di vent’anni dalla metà degli anni ‘1950 alla metà degli anni ‘1970. Un tribunale di Tokyo ha stabilito nel 1978 che il clioquinolo era responsabile dell’epidemia.

Non c’è stata una spiegazione definitiva sul perché il cliochinolo abbia causato la SMON, portando alcuni a credere che fosse un altro fattore che ha contribuito all’elevata incidenza della malattia. Un argomento particolare era che era stato utilizzato 20 anni prima dell’epidemia senza che venissero segnalati problemi. Esistono molte teorie sulla causa, tra cui dosaggio improprio, interazione con un altro composto e interazione con un altro virus.

Nonostante la controversia sul cliochinolo, c’è stata una rinascita di interesse, principalmente per il suo possibile ruolo nella prevenzione delle malattie neurodegenerative. Negli studi clinici è stato dimostrato che arresta la progressione della malattia di Alzheimer. I ricercatori ritengono che il farmaco fermi la progressione perché aiuta a chelare gli ioni di zinco e rame. Ha anche mostrato risultati positivi nell’aiutare con la malattia di Huntington. Ulteriori studi sono stati condotti su animali presso la McGill University in Canada, che hanno dimostrato che potrebbe invertire la progressione non solo dell’Huntington e dell’Alzheimer, ma anche del Parkinson.

Attualmente è prodotto in una varietà di paesi in tutto il mondo. La Danimarca lo ha usato per le infezioni da protozoi. Gli Stati Uniti lo hanno usato indirettamente, in quanto una società australiana ha i diritti di produrre il farmaco per l’uso in quel paese, principalmente per l’uso con il morbo di Alzheimer. È anche prodotto in India, principalmente per uso topico.