Cos’è il dibutile?

Il termine dibutil si riferisce a un tipo di butil estere classificato come idrocarburo acquoso e membro della famiglia degli alcani, il che significa che è composto da carbonio e idrogeno. Come alcano, il dibutile forma esclusivamente legami singoli, conferendo al composto organico la formula chimica generica di CnH2n+2. Tuttavia, questa sostanza è anche un isomero di ottano, il che significa che è altamente combustibile e produce anidride carbonica e acqua quando viene bruciata.

Una volta legati, gli esteri dibutilici possono assumere varie forme. Ad esempio, il dibutil sebacato (DBS) è un estere dell’acido sebacico, una sostanza naturale ottenuta dall’olio volatile del semi di ricino. Il DBS è un liquido giallastro insolubile in acqua ma solubile in alcuni solventi, inclusi acetone, etanolo e toluene. La sua composizione chimica gli conferisce un basso grado di combustione e lo aiuta a preservare le sue proprietà quando riscaldato al di sotto di determinate temperature. In quanto tale, il DBS ha un’applicazione come plastificante ed è utilizzato principalmente nella produzione di imballaggi e rivestimenti in plastica, nonché per produrre gomma sintetica.

DBS si trova anche in vari prodotti di consumo. Ad esempio, è un additivo alimentare in molti tipi di prodotti da forno, caramelle dure, gelati e bevande analcoliche. Viene anche utilizzato per realizzare il rivestimento enterico sui farmaci orali. Il DBS è anche usato come agente emulsionante in lozioni per la pelle, balsami per capelli e creme da barba. Inoltre, il DBS viene aggiunto come solvente per estrarre la fragranza da vari oli usati per creare profumi, colonie, lozioni dopobarba e schizzi per il corpo.

Un altro tipo comune di estere è il dibutilftalato (DBP), che viene sintetizzato dal butanolo e dall’anidride ftalica. Come il DBS, questa sostanza è utilizzata anche nell’industria delle materie plastiche e nella produzione di molti tipi di cosmetici. Infatti, le sue caratteristiche di plastificante lo rendevano un tempo un ingrediente comune negli smalti per unghie. Tuttavia, è stato scoperto che la DBS ha effetti negativi sul sistema endocrino negli animali e si sospetta che ponga rischi simili negli esseri umani. Pertanto, i produttori statunitensi di smalti per unghie hanno iniziato a eliminare gradualmente l’uso del DPB nel 2006, mentre l’Unione europea ne ha vietato l’uso del tutto trent’anni prima.

Sfortunatamente, l’esposizione al DBP può provenire da una varietà di fonti inaspettate diverse dallo smalto per unghie. In effetti, una delle maggiori fonti di esposizione proviene dal cibo poiché può fuoriuscire da contenitori e imballaggi utilizzati per avvolgere determinate merci deperibili. Poiché il DBP può sopravvivere nell’ambiente come particella o gas, si trova anche in concentrazioni variabili nell’aria, nel suolo e nell’approvvigionamento idrico nelle aree industriali. Poiché il DBP si biodegrada piuttosto rapidamente nell’acqua e nel suolo, è improbabile che venga trasportato in altre regioni. Tuttavia, può migrare nella vita marina poiché si accumula nel tessuto adiposo di pesci e crostacei.