Cos’è il Libro dei Morti?

Il Libro dei Morti è un antico testo egizio che fornisce istruzioni sull’aldilà. Non esiste un’unica versione definitiva, ma piuttosto una serie di testi che possono essere indicati con questo nome, spesso personalizzati per un particolare defunto. “Il libro dei morti” non è una traduzione del titolo egiziano del testo, ma un’invenzione dell’egittologo tedesco Karl Richard Lepsius, che pubblicò parti tradotte del libro nel 1842. Il nome egiziano dei testi è The Book of Coming Forth By Giorno.

I testi contenevano incantesimi destinati ad aiutare il defunto nell’aldilà. Alcuni avevano lo scopo di compiacere gli dei, mentre altri avevano lo scopo di impedire che certe disgrazie si abbattessero sulla persona morta mentre entrava nell’aldilà. Il Libro dei Morti ha anche fornito una panoramica di ciò che sarebbe accaduto dopo la morte secondo la credenza religiosa egiziana. Una delle immagini più note associate al libro è quella in cui il dio dei morti, Anubi, pone il cuore del defunto su una bilancia per pesarlo contro una piuma di verità.

Molte parti del Libro dei Morti sono comuni a quasi tutte le versioni, ma la maggior parte dei testi di questo genere sono personalizzati per un funerale specifico. Gli incantesimi appropriati da includere differivano a seconda della ricchezza e dello stato sociale del defunto, per esempio. Ci sono quattro categorie principali usate per classificare i testi, sebbene ogni versione esistente sia unica. Queste categorie sono la versione eliopolitana, la versione tebana, una terza versione senza un ordine fisso dei capitoli che è strettamente legata ai testi tebani e la versione saita.

Le prime versioni conosciute del Libro dei Morti risalgono all’inizio della XVIII dinastia egizia, nel XVI secolo a.C. Parti di testi funerari precedenti, i Testi della bara e i Testi delle piramidi, furono incorporati in queste prime versioni. Il libro è diventato più standardizzato nel corso dei secoli e le ultime versioni, risalenti a dopo la XXVI dinastia del VII e VI secolo a.C., mostrano un ordine più rigoroso e coerente.