Il paleocortex è una struttura nel cervello. È principalmente associato all’olfatto di un organismo o all’olfatto. È un componente della corteccia cerebrale, una parte importante del sistema nervoso centrale di tutti i mammiferi, compresi gli esseri umani. Il prefisso “paleo”, che significa “vecchio”, si riferisce al fatto che questa parte della corteccia cerebrale sorse nella storia evolutiva dei mammiferi e dei loro antenati prima dell’evoluzione della neocorteccia, o “nuova” corteccia, che è una parte del cervello trovato solo nei mammiferi che è strettamente collegato a funzioni mentali superiori come ragionamento, apprendimento e percezione.
La corteccia cerebrale, che deriva il suo nome dalle parole latine che significa “testa” e “conchiglia” o “scorza”, è una struttura multistrato importante per le funzioni mentali come pensiero, controllo motorio e percezione sensoriale che comprende lo strato più esterno del cervello . Contiene anche la neocorteccia e l’archicortex. Il paleocortex e l’archicortex, che sono coinvolti nella formazione della memoria e nelle emozioni, vengono anche definiti collettivamente come allocortex.
Il paleocortex è composto da tre a cinque strati orizzontali di cellule nervose nella materia grigia del cervello. Contiene diverse parti costituenti correlate al senso dell’olfatto, tra cui il bulbo olfattivo, il tubercolo olfattivo e la corteccia piriforme. Queste strutture ricevono informazioni sensoriali dall’epitelio olfattivo, un tipo di tessuto nella cavità nasale che rileva la presenza di sostanze chimiche e le interpreta. Possono avere anche altri ruoli; per esempio, ci sono alcune ricerche che suggeriscono che il tubercolo olfattivo svolge un ruolo nel sistema di ricompensa del cervello. Il sistema olfattivo nel paleocortice è strettamente collegato a parti del sistema limbico, come l’ippocampo e l’amigdala, che sono importanti per la memoria e l’emozione.
Nel cervello umano, la paleocorteccia costituisce solo una piccola percentuale della corteccia cerebrale, rispetto a molti altri mammiferi, con la neocorteccia che comprende la grande maggioranza della corteccia cerebrale umana. Questo perché l’intelligenza umana richiede una neocorteccia proporzionalmente più grande al fine di rendere possibili ragionamenti complessi. Gli umani fanno anche meno affidamento sul loro senso dell’olfatto rispetto a molti altri mammiferi, il che riduce l’importanza del sistema olfattivo, e più dipendono dal loro senso della vista, che nel cervello dei mammiferi viene elaborato in una parte della neocorteccia chiamata visiva corteccia. Il compromesso per questo è che il senso dell’olfatto umano è nettamente inferiore a quello di molti altri animali. I nostri cervelli possono elaborare solo una piccola parte della quantità di input che può essere elaborata dal cervello di un animale come un cane, e abbiamo di conseguenza meno recettori di profumo nei nostri nasi.