Cos’è la Dermatillomania?

A volte indicata come pizzicamento compulsivo della pelle, la dermatillomania è caratterizzata dalla schiacciante coazione a pizzicare la propria pelle. Insieme alla tricotillomania, o strappamento compulsivo dei capelli, e all’onicofagia, o mangiarsi le unghie, la dermatillomania rientra in una categoria di disturbi del controllo degli impulsi noti come comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo. Spesso, la voglia di scegliere è così forte che chi ne soffre può causare gravi danni alla pelle.

Le persone con questo disturbo si concentrano spesso su lesioni preesistenti sulla pelle, come croste, peli incarniti o punture di insetti. Per questo motivo, possono causare ulteriori danni e cicatrici nell’area interessata. Molti malati riferiscono che la raccolta sembra alleviare lo stress o l’ansia per il momento.

In alcuni casi, gli individui con dermatillomania possono essere costretti a creare superfici su cui raccogliere. Per questo motivo, questa condizione è talvolta accompagnata da autolesionismo o dalla pratica di infliggersi deliberatamente danni fisici. I pazienti sceglieranno quindi la crosta o la ferita risultante.

Mentre la ricerca nell’area della dermatillomania è limitata, la condizione è stata fortemente collegata al disturbo ossessivo-compulsivo. Le persone che soffrono sia di dermatillomania che di disturbo ossessivo-compulsivo possono essere molto ossessive e rituali nelle loro routine di cura della pelle. I pazienti riferiscono spesso anche di entrare in uno stato di “trance” durante gli episodi di prelievo.

Molte persone con dermatillomania soffrono anche di disturbo di dismorfismo corporeo (BDD), un disturbo psicologico in cui i pazienti sperimentano un’immagine corporea distorta. Le persone con BDD in genere diventano ossessionate da un particolare difetto nel loro aspetto, sebbene questo difetto sia solitamente inesistente o altamente esagerato dal paziente. In questo caso, i pazienti possono ritenere che togliere croste e lesioni li farà apparire più normali.

Mentre la compulsione a pizzicarsi la propria pelle è estremamente opprimente, alcuni malati hanno trovato un trattamento di successo attraverso la terapia cognitivo-comportamentale. Una pratica psicologica, la terapia cognitivo-comportamentale si concentra sul riconoscimento di pensieri e comportamenti distruttivi, quindi re-insegnare al cervello a far fronte in modi meno distruttivi. In molti casi, la terapia cognitivo-comportamentale è più efficace se combinata con l’uso di farmaci stabilizzatori dell’umore.