Cos’è la Guerra al Terrore?

La guerra al terrore è il termine usato per descrivere gli sforzi militari per eliminare le attività terroristiche e il finanziamento delle cellule terroristiche da parte dei governi di tutto il mondo. Sebbene questi sforzi siano stati spesso di portata multinazionale, con gli Stati Uniti (USA) e il Regno Unito, nonché altri membri dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), molta attenzione su queste questioni militari si è concentrata sugli Stati Uniti e sugli Stati Uniti. forze armate. La guerra al terrore descrive tipicamente una serie di diverse operazioni militari in varie località, principalmente in Medio Oriente, ed è stata dichiarata dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush in seguito agli attacchi contro l’America dell’11 settembre 2001.

Poiché il termine è spesso usato per riferirsi a una serie di diverse operazioni militari in varie regioni, il termine “guerra al terrore” è spesso usato in modo non specifico e può avere connotazioni o significati diversi a seconda di chi parla e del contesto di utilizzo . Tipicamente, si riferisce agli sforzi militari specifici in Medio Oriente, più comunemente quelli in Afghanistan e Iraq a seguito degli attacchi agli Stati Uniti nel 2001. Sebbene sia stato anche usato per riferirsi a qualsiasi sforzo da parte di qualsiasi agenzia per prevenire attacchi terroristici o infiltrarsi organizzazioni terroristiche.

Gli sforzi principali di questa guerra sono volti a trovare ed eliminare i gruppi terroristici, cessare i finanziamenti alle organizzazioni terroristiche di varie nazioni e organizzazioni e promuovere ambienti in altri paesi che non incoraggino lo sviluppo di organizzazioni terroristiche. L’obiettivo iniziale di molti di questi sforzi erano al-Qaeda e i talebani, spesso collegati al finanziamento e all’assistenza dell’organizzazione. Tuttavia, molti critici hanno espresso preoccupazioni riguardo a questi obiettivi e suggeriscono invece sostegno finanziario ai governi locali e assistenza ai gruppi di polizia locali per affrontare meglio le cellule terroristiche, piuttosto che un’azione militare diretta.

Secondo la dichiarazione del presidente Bush, la guerra al terrore “…non finirà finché ogni gruppo terroristico di portata globale non sarà stato trovato, fermato e sconfitto”. A causa della natura abbastanza vaga e aperta di questa affermazione come dichiarazione di guerra, molti critici hanno visto la guerra al terrore come uno sforzo militare potenzialmente perpetuo utilizzato per giustificare qualsiasi altro obiettivo o politica politica. I critici della guerra hanno spesso visto l’uso del terrorismo come una tattica intimidatoria per spingere in avanti altri obiettivi militari e politici sotto un ombrello di paura e minacce “non specifiche”.

Dopo la presidenza di George W. Bush, il presidente Barack Obama ha cessato l’uso del termine “guerra al terrore” e il Dipartimento della Difesa ha iniziato a riferirsi ufficialmente alle operazioni militari in corso come “Operazione di emergenza all’estero” (OCO). Il presidente Obama ha anche chiesto al personale del Pentagono di utilizzare l’OCO anziché la lingua precedente. Questo cambio di nomenclatura, insieme a diverse dichiarazioni fatte dal presidente e dai suoi funzionari, sembrava essere un tentativo di indirizzare gli sforzi bellici più verso organizzazioni terroristiche come al-Qaeda, piuttosto che verso un concetto astratto come “terrorismo”.