Linfoadenopatia cervicale è un termine usato per descrivere i linfonodi ingrossati nel collo. La condizione generalmente non è una malattia di per sé; piuttosto, può essere un sintomo di uno dei tanti possibili problemi sottostanti. La linfoadenopatia cervicale è solitamente un segno di un’infezione batterica o virale acuta, sebbene il gonfiore possa anche essere dovuto a una malattia autoimmune o a una condizione cronica come la tubercolosi. Meno comunemente, i tumori che insorgono nei linfonodi o si diffondono ad essi da altre parti del corpo sono responsabili di questo tipo di linfoadenopatia. È importante visitare un medico ogni volta che c’è gonfiore e tenerezza per ricevere una diagnosi accurata e conoscere le migliori opzioni di trattamento.
I linfonodi cervicali producono cellule del sistema immunitario specializzate chiamate linfociti che rilevano e combattono i patogeni nel corpo. Quando è presente un’infezione, i nodi si gonfiano poiché producono quantità di linfociti maggiori del normale. Un’infezione nei seni paranasali, nel tratto respiratorio, nella gola o in altre parti del corpo può scatenare la linfoadenopatia cervicale. Il gonfiore dei linfonodi dovuto all’infezione è più comune nei neonati e nei bambini piccoli che nelle persone anziane poiché i sistemi immunitari immaturi sono meno abili nel combattere batteri e virus.
Il cancro può anche innescare il gonfiore dei linfonodi. Nei casi di linfoma e leucemia, i linfociti stessi e altre cellule del sangue sono maligni e proliferano all’interno dei linfonodi, portando a infiammazioni e tumori. Il cancro può anche diffondersi ai linfonodi cervicali da altri siti della testa, del collo o occasionalmente da un sito più lontano nel corpo.
La linfoadenopatia cervicale è tipicamente caratterizzata da aree morbide, gonfie e tenere lungo la base della mascella o appena dietro e sotto le orecchie. Anche i linfonodi più in basso su entrambi i lati del collo possono ingrandirsi. Quando l’infezione è responsabile, una persona può avere sintomi aggiuntivi come febbre, mal di gola, tosse e pressione sinusale. I tumori maligni in fase iniziale possono causare affaticamento e debolezza oltre ad altri sintomi.
Un medico di base può fare una diagnosi di base di linfoadenopatia cervicale basata su un rapido esame fisico. Se si sospetta un’infezione, i campioni di sangue e di espettorato possono essere raccolti e testati in laboratorio. Le scansioni di immagini, inclusi gli ultrasuoni e la tomografia computerizzata, sono utili per rilevare tumori del collo duri e potenzialmente cancerosi. Se non è possibile fare una diagnosi chiara, un chirurgo può raccogliere fluido o tessuto direttamente da un nodo per analizzarlo in modo più dettagliato.
La maggior parte delle infezioni batteriche può essere trattata efficacemente in circa due settimane con antibiotici. I virus che causano il gonfiore dei linfonodi richiedono in genere alcuni giorni o settimane di riposo, un’adeguata idratazione e farmaci. Se viene scoperto il cancro, un team di medici prenderà in considerazione diverse opzioni di trattamento, tra cui la rimozione chirurgica dei nodi, la chemioterapia e le radiazioni. I problemi con i linfonodi che vengono scoperti precocemente possono di solito essere corretti senza grandi rischi di gravi complicazioni a lungo termine.