Il veicolo spaziale Galileo, noto anche come orbiter Galileo, era una sonda spaziale senza equipaggio inviata per studiare Giove e le sue lune. Galileo prende il nome da Galileo Galilei, un astronomo italiano e uomo rinascimentale che utilizzò uno dei primi telescopi per osservare le lune in orbita attorno a Giove. Una missione della NASA, Galileo è stata costruita dal Jet Propulsion Laboratory. Galileo era alimentato da due generatori termoelettrici di radioisotopi (RTG), che alimentavano il veicolo spaziale attraverso il decadimento radioattivo del plutonio-238.
Galileo è stato lanciato il 18 ottobre 1989 come carico utile sullo Space Shuttle Atlantis. Ha effettuato diversi sorvoli gravitazionali di Venere e della Terra prima di lanciarsi in direzione di Giove. Nel 1993 ha scoperto il primo asteroide lunare, Dactyl, in orbita attorno all’asteroide Ida. Gli scienziati planetari avevano sospettato l’esistenza di lune di asteroidi prima di questo, ma non ne avevano mai osservati.
Galileo è arrivato su Giove il 7 dicembre 1995. È stato il primo velivolo a orbitare attorno a Giove invece di eseguire solo un sorvolo, il che gli ha permesso di effettuare osservazioni molto più dettagliate e numerose, comprese le immagini. La missione principale era uno studio di due anni su Giove, che è stato successivamente esteso di sei anni. Per la maggior parte della durata della missione, Galileo ha orbitato attorno a Giove in ellissi allungate. Verso la fine, ha effettuato sorvoli ravvicinati delle lune Io ed Europa, passando entro 180 km (112 mi) da Io il 15 ottobre 2001, il più vicino possibile a un veicolo spaziale senza atterrare da un corpo planetario. Ha osservato i flussi di lava su Io da vicino.
Le osservazioni fatte da Galileo hanno portato gli scienziati a sospettare fortemente che sotto la superficie di Europa si trovi un oceano di acqua salata. Tuttavia, sarebbe necessario inviare missioni successive per confermarlo.
Galileo ha inviato la prima sonda nell’atmosfera di Giove. Il modulo di discesa della sonda Galileo pesava 339 kg ed aveva le dimensioni di un piccolo frigorifero, con un diametro di 1.3 metri. Metà della sua massa era il suo scudo termico. Ha inviato i dati per circa 58 minuti dopo essere entrato nell’atmosfera di Giove prima di soccombere all’immensa pressione e di essere schiacciato come una lattina di birra, simile al lander Venera che aveva visitato la superficie di Venere vent’anni prima.
Il 21 settembre 2003, dopo 14 anni di servizio, il Galileo è stato messo in orbita a una velocità di quasi 50 chilometri al secondo per evitare che contaminasse le lune vicine con i batteri terrestri. È stata la seconda sonda spaziale a incontrare il suo destino nelle profondità di un gigante gassoso, dopo la sonda che ha inviato prima di lui.