Cos’è la terapia dell’alfabeto?

L’Alphabet Therapy è una tecnica che viene utilizzata per consentire la comunicazione ai bambini con la Sindrome di Angelman, una grave condizione genetica che causa profondi ritardi nello sviluppo. Si tratta di insegnare al soggetto l’alfabeto e una serie di parole chiave e mostrare al soggetto che, indicando parole chiave o enunciando concetti, può comunicare con altre persone.

Questa tecnica è stata sviluppata da Terry Jo Bichell e Cristina Valle. Le due donne hanno combinato i principi dell’Applied Behavior Analysis (ABA) e del Rapid Promptting Method (RPM) per insegnare l’alfabeto al figlio di Bichell, stimolando la creazione di uno studio per ricercare la possibilità di utilizzare l’Alphabet Therapy su altri bambini con gravi disabilità dello sviluppo. Sebbene sia stata progettata espressamente per le persone che soffrono della sindrome di Angelman, una condizione causata dalla parziale delezione del materiale genetico sul cromosoma 15, Alphabet Therapy ha un potenziale anche per altre persone con disabilità dello sviluppo.

L’analisi applicata del comportamento implica l’utilizzo di informazioni note sul comportamento e sull’apprendimento per facilitare una sessione educativa produttiva. Il responsabile della sessione esamina cosa funziona e cosa no per il singolo studente e utilizza le informazioni esistenti su come le persone imparano per rendere la lezione il più efficace possibile. Ad esempio, le persone tendono a ripetere comportamenti quando vengono ricompensati per loro e abbandonano comportamenti che incontrano una risposta neutra o negativa, e questo può essere usato per incoraggiare comportamenti di apprendimento. L’ABA viene utilizzato in un’ampia varietà di campi oltre al trattamento per le persone con ritardi nello sviluppo e, oltre a insegnare alle persone, le incoraggia anche a mantenere e utilizzare le competenze acquisite.

Il metodo di suggerimento rapido è una tecnica per insegnare ai bambini autistici sviluppata da Soma Mukhopadhyay a comunicare con suo figlio autistico. Questa tecnica prevede una sessione molto rapida e focalizzata con il soggetto, focalizzata a fornire suggerimenti che stimolino una risposta. L’RPM dovrebbe facilitare l’apprendimento, il ragionamento e le capacità di comunicazione, con l’obiettivo di mostrare alle persone che possono fare delle scelte e che queste scelte hanno delle conseguenze.

Nel caso dell’Alfabet Therapy, gli istruttori combinano gli strumenti utilizzati in queste tecniche per insegnare l’alfabeto a un bambino. Una volta che il bambino impara l’alfabeto, l’insegnante può iniziare a mettere insieme le lettere per formare parole chiave e concetti. Per comunicare, il bambino può indicare carte etichettate o singole lettere dell’alfabeto, se desidera sillabare le cose.

L’idea alla base di Alphabet Therapy è che le persone con la sindrome di Angelman hanno il potenziale per comunicare, se gli viene data la possibilità di farlo. Concentrandosi su un bambino in una sessione individuale e utilizzando tecniche di insegnamento innovative, è possibile dare al bambino una voce propria.