Cos’è l’antisemitismo?

L’antisemitismo è una forma di odio e pregiudizio diretta alle persone di fede ebraica o di discendenza ebraica. La storia dell’antisemitismo è antica, con ampi esempi di persecuzione del popolo ebraico dalla storia, e continua ad essere un problema. Infatti, grazie a un’esplosione di tensioni in Medio Oriente alla fine del XX secolo, i ricercatori hanno documentato un netto aumento dell’antisemitismo negli anni ’20 e all’inizio del 1990° secolo, nonostante il diffuso riconoscimento globale che pregiudizio e discriminazione non siano accettabili.

Esistono diverse forme di antisemitismo. Nell’antisemitismo religioso, noto anche come antigiudaismo, le persone di fede ebraica vengono attaccate per le loro convinzioni religiose. Gli ebrei sono in netto svantaggio in molte comunità, poiché tendono a essere una minoranza e le loro convinzioni religiose li fanno emergere, rendendoli facili bersagli per attacchi antisemiti. Ciò è particolarmente vero per le devote comunità ebraiche ortodosse, in cui numerose espressioni chiaramente visibili dell’ebraismo sono una parte importante della vita. L’antisemitismo può anche essere di origine culturale, con attacchi basati sull’eredità culturale del popolo ebraico, o di natura etnica, nonostante il fatto che gli ebrei siano un popolo etnicamente molto diversificato.

Storicamente, il comportamento antisemita si è manifestato in vari modi. In alcune comunità il popolo ebraico era isolato, costretto a vivere in zone particolari e interdetto dal lavorare in determinati campi. Gli ebrei furono anche perseguitati ed espulsi in massa in numerosi eventi, di cui il più famoso è probabilmente l’Olocausto del XX secolo. Anche nelle regioni in cui la discriminazione contro il popolo ebraico era teoricamente fuorilegge, gli individui ebrei hanno dovuto affrontare pregiudizi e pregiudizi che hanno reso difficile trovare lavoro, casa e un posto nella comunità.

Numerose ragioni sono state addotte per il profondo odio del popolo ebraico che si è manifestato ripetutamente nella storia. La spiegazione più probabile è che gli ebrei tendano a distinguersi come “altri”, grazie al fatto che una storia di persecuzioni ha portato molte comunità ebraiche a lavorare molto duramente per mantenere le loro tradizioni culturali e religiose. Anche l’influenza di una potente retorica ha avuto un ruolo, con i leader politici che hanno usato gli ebrei come un facile bersaglio dell’odio per distrarre le popolazioni da problemi urgenti.

Una grande parte dell’antisemitismo ha incluso anche stereotipi sul popolo ebraico, e molti di questi stereotipi, come l’idea che gli ebrei siano avidi, sono stati pesantemente giocati nella retorica antisemita, perpetuando l’odio in alcune comunità. Anche la disinformazione sull’ebraismo è abbondata in passato, come nel caso della retorica antigiudaica secondo cui gli ebrei sono responsabili della morte di Cristo (lui stesso ebreo), o gli ebrei che usano il sangue dei bambini cristiani in “masse” segrete. Inutile dire che Cristo morì perché era un nemico politico dello stato romano, e il popolo ebraico è contrario all’uccisione di bambini come chiunque altro, ma il fatto che queste leggende siano sopravvissute per secoli illustra la natura radicata dell’antisemitismo intorno al mondo.