L’inion è la sporgenza più evidente o pronunciata dell’osso occipitale, che è una delle ossa che compongono il cranio. In effetti, il nome “inion” è un termine greco che viene effettivamente utilizzato per l’osso occipitale. Pertanto, in alcuni casi, sinonimi come “osso occipitale”, tra gli altri, vengono utilizzati per la sporgenza, anche se non sono del tutto precisi.
Facendo parte della parte superiore molto più grande del cranio umano, chiamato cranio, l’osso occipitale ha la forma di un piattino o un trapezio con estremità curve. Si trova nella parte posteriore e inferiore del cranio. L’osso occipitale ha una struttura a scala chiamata squama occipitale, vicino al centro della protuberanza occipitale esterna.
L’inione si trova sulla protuberanza occipitale esterna. Pertanto, la sporgenza viene talvolta definita protuberanza occipitale esterna. L’inionio, tuttavia, è il punto più alto di questa particolare area dell’osso occipitale. Non è sinonimo della stessa protuberanza occipitale esterna.
All’inione sono attaccati due tipi di muscoli: il legamento nucale e il muscolo trapezio. Conosciuto anche come legamento nucale, o cera di pax, il legamento nucale è una delle forti corde fibrose del collo. Prende il nome dalla linea nucale mediana, che è una delle quattro linee curve esterne dell’osso occipitale che corre dalla protuberanza occipitale esterna. L’altro tipo di muscolo attaccato all’urto, il trapezio, corre longitudinalmente fino alla sezione centrale della colonna vertebrale. I trapezi sono responsabili dello spostamento delle scapole o delle scapole, consentendo il movimento della testa e fornendo supporto alle braccia.
L’inion è anche anatomicamente notevole per essere indicato come un urto anatolico, che è quando l’inion è più grande del solito. La sporgenza prende il nome dal presunto elevato numero di eventi tra il popolo dell’Anatolia – la regione più occidentale dell’Asia, che è per lo più coperta dalla Repubblica di Turchia. Non ci sono ricerche o prove, tuttavia, a sostegno di tale tesi, né questa variante dell’inione è limitata alla regione anatolica. La leggenda narra che nella Germania nazista, la sporgenza fu considerata un’indicazione dell’appartenenza alla “razza master” o “razza ariana”, un concetto di supremazia bianca particolarmente dominante alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo. Inoltre, alcuni svedesi considerano il dosso come il segno dei discendenti dei valloni, alcuni dei quali emigrarono in Svezia dal Belgio già nel 17 ° secolo.