Resusci Anne è un popolare manichino da addestramento per la rianimazione cardiopolmonare (CPR) introdotto nel 1960 dal norvegese Åsmund S. Lærdal. Conosciuto anche come Rescue Anne o Rescue Annie, il manichino viene venduto in tutto il mondo in modo che i laici e i professionisti possano apprendere le abilità di RCP. Alcune bambole Resusci Anne sono inoltre dotate di funzionalità che possono consentire la simulazione di vari traumi medici, offrendo ulteriori opportunità di addestramento.
Il Resusci Anne di base è costituito da un busto e una testa con vie aeree intercambiabili e maschere rimovibili. Le vie aeree possono essere modificate per simulare varie situazioni che possono verificarsi durante la rianimazione cardiopolmonare, mentre le maschere vengono utilizzate per la sanificazione durante l’addestramento alla rianimazione cardiopolmonare, consentendo a molti studenti di utilizzare lo stesso manichino senza trasmettersi microbi tra loro. Resusci Anne è disponibile anche sotto forma di manichino a corpo intero, che consente alle persone di esercitarsi a spostare e posizionare i corpi durante la RCP e altre procedure di primo soccorso.
Le unità di base vengono utilizzate per mostrare agli studenti come posizionare correttamente un corpo per la RCP e come eseguire la RCP in modo efficace e sicuro. Alcune unità sono dotate di sensori informatici che forniscono feedback o consentono all’istruttore di simulare situazioni mediche. Ad esempio, Resusci Anne potrebbe “morire” se uno studente non è riuscito a liberare le vie aeree o non ha eseguito le compressioni con sufficiente forza. Allo stesso modo, un istruttore potrebbe utilizzare il computer per simulare una complicazione, come una chiusura delle vie aeree causata da allergie.
Questi manichini per pratica medica possono anche essere inventati con vari problemi medici, come arti rotti, tagli gravi e così via, consentendo alle persone di praticare una vasta gamma di risposte di primo soccorso. Esercitarsi su un Resusci Anne offre alle persone l’opportunità di vedere come ci si sente a gestire il peso di un corpo umano che non risponde mentre eseguono il primo soccorso. Il manichino è anche usato per ricordare alle persone l’ABC del primo soccorso: i tirocinanti dovrebbero avvicinarsi alla bambola dicendo “Anne? Anna? Stai bene?” rafforzare l’idea che solo i pazienti non responsivi necessitano della RCP, poiché una risposta da parte di una vittima indica che ha vie aeree ragionevolmente stabili e respira, consentendo ai soccorritori di passare al controllo della circolazione del paziente.
Numerose leggende girano intorno al volto della bambola Resusci Anne. Alcune leggende metropolitane affermano che il volto è modellato sulla figlia morta dell’inventore. In effetti, il volto è una copia della maschera mortuaria dell’inconnue de la Seine, una giovane donna sconosciuta annegata a Parigi alla fine del 1800. La sua storia ha catturato il pubblico e la sua maschera mortuaria è stata ampiamente diffusa, alla fine è stata adottata come modello per il viso del manichino Resusci Anne.