Cos’è Rewilding?

Rewilding, se preso nel contesto della società umana moderna, si riferisce a un processo mediante il quale l’addomesticamento delle persone viene annullato. La filosofia alla base del rewilding si basa sull’idea che, nel tempo, la mutevole civiltà umana ha portato all’addomesticamento dell’essere umano. Le pratiche di rewilding cercano di invertire questa addomesticamento e riportare gli esseri umani a uno stato di esistenza pre-civilizzato e selvaggio.

All’interno della teoria del rewilding, l’addomesticamento è considerato negativo, l’effetto di influenze innaturali portate dalla modernizzazione costante e cumulativa della società. Piuttosto che considerare la modernizzazione e la civiltà come il progresso della società umana, le teorie del rewilding vedono queste forze come una digressione dallo stato naturale e corretto della vita umana.

Rewilding considera lo stato naturale degli umani come lo stato di vita pre-civilizzato, selvaggio e primordiale, in cui le strutture sociali complesse, la tecnologia e altri indicatori di civiltà non hanno posto. Rewilding critica queste idee moderne, insieme alla maggior parte degli aspetti della vita domestica umana moderna che non hanno a che fare con la pura sopravvivenza.

Come pratica, il rewilding cerca di invertire l’addomesticamento degli umani attraverso la reintroduzione di ciò che è considerato conoscenza innata, ciò che si pensa sia stato perso durante la graduale addomesticamento della specie umana. Questa conoscenza innata include, ad esempio, la familiarità con le specie vegetali e animali. Rewilding considera la conoscenza naturale e innata degli umani più legata alla natura e al selvaggio stesso. Cerca di riportare gli umani al loro posto nella natura selvaggia, per riportarli a uno stato selvaggio di essere olistico.

A causa del suo rifiuto della società, o di ciò che è considerato sintomatico dell’addomesticamento sociale, il rewilding ha associazioni con l’anarchismo. Più specificamente, il rewilding può essere collegato all’anarchismo verde e all’anarco-primitivismo. L’anarchismo verde è una combinazione di teorie sociali, politiche e filosofiche che enfatizzano l’importanza dell’ambiente e criticano la digressione degli umani da uno stato in sintonia con l’ambiente. In questo senso, il rewilding potrebbe essere considerato lo strumento attraverso il quale i seguaci dell’anarchismo verde possono invertire gli effetti negativi dell’addomesticamento.

Il rewilding è anche collegato all’anarcoprimitivismo in termini di visione della civiltà umana non come progressista, ma come degressiva, fuorviata e innaturale. Più specificamente, l’anarco-primitivismo attribuisce agli aspetti negativi della società moderna i sintomi dell’industrializzazione, della tecnologia, della divisione e specializzazione del lavoro e di altre divagazioni dallo stato selvaggio originario degli esseri umani. L’anarco-primitivismo postula lo stile di vita nomade, primitivo, cacciatore-raccoglitore come lo stato originale e innato della vita umana, e considera ogni digressione da questo stato come innaturale e negativa. Proprio come il rewilding, l’anarco-primitivismo punta il dito su aspetti della società modernizzata come l’agricoltura, la gerarchia e altri tipi di stratificazione sociale.