Redneck è un termine gergale peggiorativo per i contadini bianchi poveri delle zone rurali, principalmente del sud degli Stati Uniti. Il termine trae origine dall’idea che i contadini lavorassero spesso all’aperto, in posizioni piegate, che provocavano scottature solari sul collo. Questo crea letteralmente un collo rosso. L’uso della parola in questo senso appare in documenti scritti nel 1830. Il termine ha una storia mista: alcuni considerano la frase dispregiativa, mentre altri considerano tale categorizzazione con orgoglio. L’origine del termine è certamente iniziata come dispregiativa.
Dopo la guerra civile americana, che durò dal 1861 al 1865, molte piccole fattorie del sud affrontarono tempi economici difficili. Coloro che hanno difficoltà a sopravvivere sono stati spesso classificati da varie etichette peggiorative e dispregiative come cracker, spazzatura bianca, spazzatura bianca povera e redneck. Questi termini sono stati usati per calunniare questo gruppo economicamente sfidato e contrassegnarlo come al di sotto di altre persone economiche e sociali.
Nel 19° secolo, c’è stata una svolta nel modo in cui venivano usati termini come redneck. La parola redneck, in particolare, non era più vista semplicemente come calunnia, ma come un segno di orgoglio. Tra coloro che condividevano questo sentimento, rappresentava qualcuno che credeva nell’autodeterminazione e nella libertà individuale.
Negli anni ‘1970, il termine assunse nuovamente un significato dispregiativo poiché veniva usato per etichettare chiunque fosse ritenuto non sofisticato o intellettualmente inferiore. Alcuni incolpano i mass media di diffondere lo stereotipo dispregiativo di un anacronistico contadino rurale, che è completamente in contrasto con la vita urbana e la modernità. Lo stereotipo, tuttavia, non si applicava più solo agli agricoltori del sud degli Stati Uniti, ma a chiunque da qualsiasi luogo. Anche se oggi è più probabile che qualcuno venga etichettato o identificato come redneck se vive in una zona rurale.
Il comico americano Jeff Foxworthy è considerato da molti parzialmente responsabile dell’uso diffuso della parola redneck nella cultura popolare. Nel 1993, ha pubblicato un album comico intitolato You Might Be a Redneck If…, che ha dato il via a una sorta di moda dei redneck negli Stati Uniti. Il suo genere di commedia, incentrato sulla classe operaia, generalmente piace all’uomo comune.
Alcuni credono che i redneck siano una vera entità culturale che è stata oggetto di satira etnica che ha infangato la vera identità del gruppo. Queste persone sentono che il gruppo è in pericolo di essere nient’altro che uno stereotipo e un’etichetta dispregiativa, piuttosto che un gruppo distinto con una serie di credenze. I sostenitori sostengono che i redneck non sono più vincolati da confini geografici, ma sono ora definiti dalla loro convinzione condivisa in un particolare modo di vivere. Si dice che questo sia uno che evita la vita suburbana e urbana per il duro lavoro in piccole città o aree rurali e include la passione per la libertà e l’autodeterminazione.