Il fascino degli zombi è decollato negli ultimi anni, grazie all’abbondanza di film, programmi televisivi, romanzi e fumetti a tema zombi. Ma la credenza che i morti possano risorgere dalle loro tombe non è affatto una superstizione moderna. Gli archeologi in Inghilterra pensano di aver trovato prove di cadaveri dissotterrati e mutilati nel Medioevo, nel tentativo di impedire ai morti di risorgere e di terrorizzare i vivi. La teoria si basa sulla scoperta di resti umani nel villaggio medievale di Wharram Percy nel North Yorkshire. I cadaveri erano stati chiaramente riesumati e poi bruciati o smembrati. Gli archeologi, dell’Università di Southampton e dell’Inghilterra storica, hanno preso in considerazione varie spiegazioni per questo insolito trattamento dei morti, inclusa la possibilità di cannibalismo durante una carestia o un massacro di estranei. Tuttavia, hanno concluso che l’ipotesi che corrispondeva meglio alle prove era in effetti che gli abitanti del villaggio medievale stavano tentando di impedire ai cadaveri di risorgere dopo la morte.
Maggiori informazioni sugli zombi:
Si ritiene che la nostra moderna concezione degli zombi abbia radici nelle credenze haitiane e dell’Africa occidentale come il Vodou.
Si pensa che la parola “zombie” sia di origine africana, forse originata da parole come ndzumbi, che significa “cadavere” nella lingua Mitsogo, o nzambi, che significa “spirito dei morti” nella lingua Kongo.
Il film americano White Zombie del 1932 è generalmente citato come il primo film sugli zombi mai realizzato.